ABN Park per l’impresa sociale

Abn consorzio
Abn consorzio

A Perugia l’officina di innovazione sociale al servizio della comunità

Il 14 marzo scorso presso il Caffè Morlacchi di Perugia, è stato presentato  Abn Park, officina di innovazione sociale al servizio della comunità e dei beni comuni.

Si tratta del  primo “hub” costituito in forma di impresa con la finalità di promuovere nuove imprese sociali e proporre nuove opportunità di lavoro per giovani nel campo del welfare, dell’innovazione tecnologica e dei beni comuni.

Il progetto parte dall’esperienza di due consorzi di cooperative umbre, ABN a&b Network sociale e Moltiplica, che rappresentano l’attività di 50 cooperative sociali e non con un’occupazione complessiva di 2.500 addetti, di cui circa 650 sono cittadini portatori di svantaggio.

Da circa venti anni condividono strategie integrate finalizzate a perseguire gli obiettivi di promozione umana ed integrazione sociale dei cittadini

Le opportunità di lavoro

Adesso intendono perseguire un nuovo approccio all’economia sociale, gestendo processi innovativi basati su un sistema aperto e collaborativo, perché i bisogni della società possono essere soddisfatti grazie all’integrazione di saperi, progettualità e risorse.

Una vera e propria scommessa sul futuro con nuove iniziative di imprenditorialità sociale nel campo del welfare, dell’innovazione tecnologica e dei beni comuni, con l’obiettivo di fornire reali occasioni di lavoro per interi settori della società.

ABN Park si fonda su una governance partecipata con la comunità locale, le istituzioni, l’università e le parti sociali. Presto verranno presentati il consiglio di amministrazione ed i primi progetti.

L’obiettivo è di creare 10 nuove imprese sociali costituite nel primo anno e nuove opportunità di lavoro per giovani, laureati, persone con svantaggio.

 I diversi bisogni

Sono previste collaborazioni con l’Università per spin off accademici, con le associazioni cooperative per la gestione dei beni della collettività come l’acqua, l’elettricità, il gas, i rifiuti. Insieme alla Diocesi si interverrà sul patrimonio immobiliare comunitario per fornire alloggi.

E’ già stato avviato un primo gruppo che sta lavorando sul programma europeo “Erasmus Plus”, che punta a presentare all’Unione Europea proposte che possano sostenere le attività sociali delle cooperative e lo scambio di esperienze con altre realtà europee.

Un altro gruppo di lavoro sta strutturando l’analisi ed il confronto tra i servizi offerti dalle cooperative di assistenza (servizi di badantato, piccola manutenzione domestica, doposcuola e pulizie) e i crescenti bisogni delle famiglie e delle aziende.