Chi è pigro si ammala di più

(Internet)

Molte malattie sono legate ad una vita sedentaria

Chi ha uno stile di vita pigro si ammala maggiormente di un grande numero di malattie, come diabete, obesità, malattie cardiovascolari e cancro.

Da tempo gli esperti mondiali hanno lanciato l’allarme e dichiarato guerra alle cattive abitudini dell’era moderna.

Un’ulteriore conferma arriva da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of the National Cancer Institute e condotto dai ricercatori tedeschi dell’Università di Regensburg.

Televisione e cancro

I medici hanno appurato che i più pigri corrono un rischio notevolmente maggiore di ammalarsi di tre tipi di cancro rispetto a quelle con una maggiore attività fisica

Anche fra chi poi si dedica a uno sport o alla ginnastica, passare troppe ore al giorno seduti appare pericoloso. Specie se al guardare la televisione si abbinano bevande zuccherate e cibi-spazzatura, come merendine o snack ricchi di zuccheri e grassi.

Secondo la Società Italiana di Medicina Generale in Italia sedentarietà, sovrappeso, dieta scorretta e fumo causano oltre 40 tipi diversi di malattie croniche e fanno spendere ogni anno allo Stato 60 miliardi di euro.

Eppure gli italiani sembrano diventare sempre più pigri, tanto che 23 milioni, ovvero ben il 40 per cento della popolazione, non pratica alcuna attività sportiva.

Camminare come medicina

Invece, secondo le linee guida rilasciate a inizio 2014 dall’American college of sports medicine, il movimento costituisce una potente medicina, in base alle proprie condizioni di salute, dal semplice camminare (30 minuti al giorno), al fare le scale o svolgere uno sport agonistico.

Se si deve dimagrire, i minuti raddoppiano a 300 ogni settimana. Ai bambini invece sono necessari almeno 60 minuti al giorno, da suddividere fra attività aerobica e sport.

Ma le malattie si combattono anche attraverso i piani regolatori delle città, con la costruzione di piste ciclabili e di spazi verdi.

Vivere in una città a misura d’uomo e che inviti a camminare, grazie alla realizzazione di percorsi nel verde e di marciapiedi lontani dal traffico, riduce in maniera sostanziale il tasso di obesità, sovrappeso e diabete rispetto alle città con traffico automobilistico.

Lo dimostrano due diversi studi pubblicati di recente in Canada, dove i ricercatori hanno riscontrando un rischio di sviluppare diabete ed obesità molto inferiore nelle persone residenti nelle città ‘verdi’.

Qualunque occasione per fare attività fisica, come andare a fare la spesa a piedi o accompagnare a scuola a piedi i figli, ha un enorme impatto sul rischio di formazione della malattia.

(Fonte: Corriere Salute)