Accessibilità digitale: molte le App disponibili

Informatici senza frontiere
Informatici senza frontiere

 Informatica accessibile

La prossima frontiera sarà l’accessibilità digitale. Ma l’ideazione e la conseguente messa sul mercato di migliaia di App ha avuto una evoluzione. Il primo periodo delle app  più semplici come la “torcia”, per fare luce con lo smartphone. Poi la fase delle App  per riprodurre con il telefono i suoni o per riconoscere da una nota il titolo di una canzone. Ora è il turno delle app per il ritocco delle immagini. Ora si sta sperimentando il mercato dell’informatica accessibile ma ci vorrà però del tempo, soprattutto un migliore uso del linguaggio. Quello di programmazione, certo, ma anche nel senso più tradizionale del termine, ovvero la base di qualsiasi interazione sociale. “Informatici senza frontiere” (ISF), organizzazione no-profit che, attraverso lo sviluppo di software e l’impiego di nuove tecnologie, cerca di superare l’esclusione digitale e sociale. Ha diffuso progetti nel continente africano, nelle carceri, ha fatto iniziative rivolte ai bambini di strada. E poi il filone della disabilità, con la creazione di strumenti per l’autonomia nella vita quotidiana.  Altra idea è il programma I.S.A. (I Speak Again): puntatore oculare pensato per chi può comunicare solo con gli occhi, semplice da configurare e usare, fornito gratuitamente agli utenti. Utilizzando la risonanza che stanno conoscendo le stampanti 3D, l’associazione è anche ideatrice di una mostra di quadri tattili: un percorso fatto di arte e musica al buio, proposto a un pubblico eterogeneo, non solo a chi è cieco.

Equo e digitale

Con le sue attività, “Informatici senza frontiere” ha saputo conquistare nel tempo l’attenzione di una platea internazionale: è del 2013 il suo riconoscimento, da parte dell’Onu, come realtà rappresentativa a livello europeo di cosa possa fare l’Information Technology per la disabilità. ISF ha presentato a Ginevra, al Vertice Mondiale sulla Società dell’Informazione, il proprio lavoro. In questi giorni a Benevento, sede di “equo e digitale” si è parlato di accessibilità digitale nell’ambito di un evento nazionale. Il cantiere della tecnologia accessibile è sempre aperto e promette di espandersi.