Robot in aiuto dei bambini affetti da autismo

 

Robot per interagire con i bambini affetti da autismo
Robot per interagire con i bambini affetti da autismo

Una start up nata da due fratelli siciliani

Robot in aiuto ai bambini affetti da autismo. Nati dalla mente di due fratelli.  «Da piccolo – dice Daniele, uno dei due ingegneri – sognavo di lavorare con robot e computer. Dopo il diploma in informatica all’ITIS “G.Marconi” di Catania, ho frequentato l’università ma non non mi sono laureato: sono andato a lavorare nel settore dell’informatica. Nel 2012, dopo quasi 18 anni di esperienza nel settore, ho voluto scommettere su me stesso e fondare una startup che si occupasse di sviluppare applicazioni per robot». Così i due con un terzo socio, fondano Behaviour Labs, startup innovativa con sede a Catania, attiva nel settore della “Health robotics”. La partnership con il CNR di Messina, il supporto della Fondazione Siciliana per la Venture Philanthropy gli permettono di studiare per programmare i comportamenti dei robot, alla ricerca di soluzioni che integrino scienze dure (logica, fisica, neuroscienze) e scienze soft (linguistica, psicologia, filosofia, antropologia). Nasce il Progetto TREAT (Therapeutic Robot in Experimental Autism Therapy), per la realizzazione di una nuova terapia per l’autismo. Non una cura, ma la possibilità di migliorare la vita dei bambini tramite il rapporto uomo-macchina. Una realtà nata anche grazie al supporto del Centro Nazionale della Ricerca IFC che ha sede a Messina. “Noi non costruiamo i robot – specifica Daniele – applichiamo loro il software di nostra creazione, “ RoboMate”, che permette di comandarlo tramite un tablet e guidarlo passo dopo passo nelle terapie pensate per i bambini affetti da autismo”.

Come funziona RoboMate

In che modo un robot può essere d’aiuto contro l’autismo? “Il robot – spiega Daniele – ha una forma simile a un giocattolo e dunque cattura subito l’interesse del bambino e crea un canale di comunicazione diretta con lui. Poiché il robot non tradisce emozioni, non cambia espressione vocale o facciale, facilita la concentrazione per i bimbi autistici, che sono ipersensibili agli stimoli esterni e timorosi delle reazioni umane. Attraverso il tablet il terapista o il genitore programmano gli esercizi per il bimbo, da quelli per imparare i numeri al gioco che insegna a distinguere gli animali. Attraverso il gioco il bambino sviluppa la comunicazione sociale e verbale.”. Cosa possono fare i pazienti con questo robot? Con RoboMate i piccoli pazienti hanno avuto miglioramenti del 30% nella capacità di interagire con il mondo. Il software può essere usato anche nelle terapie degli adolescenti affetti da autismo, ovviamente con esercizi di tipo diverso. Il progetto ora fa parte della gamma dei prodotti della RoboKind, azienda di Dallas leader mondiale per la fabbricazione di automi con espressioni facciali. Negli USA sono molto interessati a questo progetto perché negli Usa l’autismo ha un’incidenza maggiore che in Italia, colpisce un bambino su 60. Ora BehavoiurLabs è partner Robokind per l’Europa e ha l’esclusiva per l’Italia.