Un software per intercettare i gusti di chi riceve le nostre mail

La start up Crystal
La startup Crystal

Capire i gusti per andare a colpo sicuro.

Un software per intercettare i gusti di chi riceve le nostre mail, e quindi avere la possibilità di una accoglienza più positiva, ancora non era stato inventato.  La startup Crystal suggerisce testi migliori ricostruendo, con dati trovati online, la personalità di chi riceve la nostra posta elettronica ipotizzando scenari non previsti (si pensi a mail inviate per proporsi per una posizione lavorativa). Decidere cosa scrivere a una persona che non si conosce ancora “nella vita reale” può essere difficile. Questa startup mira a facilitare questa operazione correggendo i messaggi mentre li componete e suggerendo modifiche che potrebbero migliorare la percezione di quanto si vuole comunicare da parte del ricevente. Questi suggerimenti verrebbero formulati sulla base dalle informazioni disponibili online riguardo il ricevente.

Come funziona

Crystal a marzo 2015 ha lanciato una versione beta su invito, cerca di mostrare i modi migliori e peggiori per conversare con le persone, nei messaggi e di persona, esaminando dati disponibili al pubblico su LinkedIn, Twitter, blog ed altre risorse online. La startup permette agli utenti di esaminare gratuitamente i profili sulla personalità; per $19 al mese, è possibile accedere al plug-in Gmail per il browser Chrome Web che offre suggerimenti specifici e in tempo reale sulla scelta delle parole e la punteggiatura, in base al tipo di persona al quale state scrivendo. Il software Crystal cerca di mostrare i modi migliori e peggiori per conversare con le persone, nei messaggi e di persona, esaminando dati disponibili al pubblico su LinkedIn, Twitter, blog ed altre risorse online.
«Capisco che alcune persone siano infastidite all’inizio», ha detto alla stampa il creatore di Crystal, Drew D’Agostino. «Vedono in questo servizio un’invasione della privacy, ma utilizziamo esclusivamente informazioni pubbliche». Inserendo semplicemente il nome di una persona nel sito della Crystal, il sistema esamina un database di profili basato sui dati raccolti da siti quali LinkedIn, Twitter, Yelp e il sito di informazioni della startup CrunchBase, oltre alle revisioni su Amazon.com.

I rischi per la privacy

Il servizio aggrega i dati, utilizza svariati algoritmi per costruire una graduatoria sulla personalità basato sui risultati trovati, e confronta la graduatoria con le 54 tipologie di personalità create dalla società. Dopo che la personalità è stata selezionata Crystal mostra all’utente i risultati – un rapido riassunto sulla personalità ed una serie di frasi utili da utilizzare quando ci si rivolge a questa persona – assieme a un punteggio sul livello di certezza che i risultati possano essere accurati (maggiore la quantità di dati disponibili online su quella persona, maggiore il punteggio sull’accuratezza dei risultati). La sfida principale è travare informazioni veritiere sul reale comportamento delle persone (come il modo in cui reagiscono a determinate frasi nelle e-mail) in maniera tale da permettere allo strumento di apprendere e migliorare le conclusioni tratte dalle informazioni analizzate. Non tutti i risvolti sono però positivi: oltre ad essere sempre più “profilati” da società di marketing pronte a inondarci di pubblicità, il software promette di essere sempre più invasivo per le nostre vite quotidiane.