Continua al MAXXI “I\O IO È UN ALTRO”

(Internet)
Progetto I\O_ IO È UN ALTRO

Al Museo di Roma una mostra contro i pregiudizi sulla disabilità

Ancora è visitabile fino al 17 gennaio al MAXXI di Roma (Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Via Guido Reni, 4 a) la mostra basata sul Progetto “I\O IO È UN ALTRO”, un’ iniziativa che avviata già da alcuni anni con più di duecento persone con disabilità dei Laboratori d’Arte Sperimentale della Comunità di Sant’Egidio.

Nasce dall’ indagine dell’artista visuale italo-brasiliano César Meneghetti sulla frontiera tra la disabilità mentale e la normalità, studiate con un processo relazionale e con dispositivi contemporanei. sotto la direzione di Simonetta Lux e Alessandro Zuccari.

La mostra è stata già presentata al pubblico lo scorso anno al Chiostro del Bramante e al Santa Maria della Pietà a Roma ed ha partecipato anche in due diverse edizioni della Biennale d’Arte di Venezia.

Le diverse opere d’ arte

Al MAXXI sono esposte e presentate alcune tra le opere più significative (video istallazioni, istallazioni sonore, fotografie) che vedono la partecipazione delle persone stesse. 

Come spiega il catalogo di presentazione, I\O_IO È UN ALTRO si basa sulla potenza rivoluzionaria e trasformativa dell’arte, capace di superare ogni limite e confine per un’azione di inclusione, di sostegno nella debolezza e di rispetto e difesa della vita.

Questa sarà un’opportunità per il pubblico di modificare il proprio sguardo sulla disabilità e sulla condizione umana, superando luoghi comuni e precomprensioni.

Per una riflessione generale

Infatti, attraverso un percorso artistico di relazione, si dà protagonismo alle idee, alle riflessioni sul mondo e sulla società contemporanea, in una parola al pensiero, di chi spesso è considerato solo a partire dal proprio deficit.

Cosicché dalle varie opere esposte emergono persone che si presentano per quello che sono, con tutta la loro dignità e fragilità, e che accompagnano il visitatore a porsi sullo stesso piano dei protagonisti delle opere e a demolire muri e pregiudizi

Per informazioni, il sito della Fondazione MAXXI