Una app per il mal di testa

In arrivo una app per il mal di testa
In arrivo una app per il mal di testa

Una ricerca dell’Eurisko

Una App per il mal di testa è stata realizzata dall’Associazione neurologica italiana sulla ricerca sulle cefalee Anircef nell’ambito di una campagna di informazione su questo disturbo. Ne soffrono davvero in tanti, è un disturbo molto diffuso ed ha ricadute importanti sulla qualità di vita ma spesso non viene gestito bene e si aspetti semplicemente che scompaia. A dirlo sono i risultati di un’indagine condotta da GfK Eurisko e presentati nelle scorse settimane in occasione della presentazione de “I mal di testa togliteli dalla testa”.

Quanti sono a soffrire di mal di testa

Il mal di testa colpisce circa 27 milioni di italiani, il 55% della popolazione. Se ne soffre in media di 2 volte al mese, con episodi di durata da 5 a 10 ore. Tra le cause associate prevalgono fattori legati allo stile di vita (28%) – tensione, stanchezza fisica, bassa qualità del sonno, molte ore al computer – e allo stress (42%), seguiti da disturbi scatenanti come dolore e tensione muscolare alla zona cervicale (29%) e dal ciclo mestruale per le donne (22%). Una persona su quattro ha dichiarato ai ricercatori di essere rassegnata, di non agire in alcun modo sul proprio disturbo e anche chi decide di ricorrere ai farmaci, nel 50% dei casi tarda ad assumerli in attesa che passi da solo. Solo il 34%, di fatto, interviene sempre in automedicazione per curare il dolore. C’è però da dire che i mal di testa non sono tutti uguali, hanno caratteristiche e fattori scatenanti differenti. La mancanza di una corretta informazione sul disturbo è la principale causa dell’adozione di comportamenti e trattamenti impropri.

Una app in aiuto

A questo scopo è stata creata  un’applicazione iMalditesta, disponibile gratuitamente per iOS e Android. Appare come uno strumento semplice per monitorare l’insorgenza e l’andamento degli episodi di mal di testa: grazie alla compilazione del diario del mal di testa, l’app registra informazioni utili come l’ora di inizio e fine dell’episodio, il possibile intervento di fattori o condizioni importanti – dallo stress alla qualità del sonno, all’attività fisica, all’ assunzione di alimenti particolari. Si procede quindi a una raccolta di dati e statistiche che offre una panoramica da condividere anche con il proprio medico e lo specialista per isolarne le cause ed effettuare una valutazione diagnostica e terapeutica più approfondita.