La Gentrification e la città negata ai cittadini con disabilità

 La Gentrification e la città negata ai cittadini con disabilità

È uscita la prima monografia in italiano sugli studi di quel particolare fenomeno urbano, gentrification, di cui tanto si scrive e dibatte all’estero. Dopo il volume del 2012 sull’evoluzione lungo cento anni di un rione romano, Testaccio, Irene Ranaldi direttrice responsabile della testata, ci porta oltre oceano a NYC, per esplorare similitudini, differenze e parallelismi.

«Questa ricerca è stata discussa per la dissertazione della tesi di dottorato in Teoria e Ricerca Sociale, facoltà di Sociologia, e intende inserirsi in quel filone degli studi urbani che si occupa di quartieri popolari ed ex industriali in fase di riqualificazione e/o ricambio di classe sociale. Tali aree sono considerate spesso casi esemplari di zone in transizione, dove in seguito al disinvestimento di attività economiche si vengono a creare nuove comunità frutto della combinazione di rinnovate architetture, arrivo di residenti delle classi medio-alte e apertura di attività creative e culturali. Attraverso un approccio qualitativo, costituito principalmente dall’osservazione partecipante e delle interviste in profondità, si è inteso studiare il rione Testaccio nel centro storico di Roma e il quartiere di Astoria nel Distretto del Queens a New York considerati contesti urbani peculiari dal punto di vista delle mutazioni intervenute nel mercato immobiliare, della natura del processo di trasformazione urbana, delle categorie socio-economiche coinvolte e del grado di diversità culturale esistente».

La tematica è strettamente connessa alla divisione in classi della città contemporanea e alla segregazione, a volte a partire dalla stessa progettazione, delle fasce sociali portatrici di bisogni speciali come i cittadini con disabilità. Una “gentrification” quindi relazionale e sociale che impatta sulla mobilità urbana e sulla possibilità, negata o resa difficile, di godere appieno della città e quindi della cittadinanza.

Il volume per la sua rilevanza nell’introdurre in Italia, attraverso la prima pubblicazione in lingua italiana, il fenomeno è stato presentato in più occasioni e luoghi isituzionali (Sala della Protomoteca del Campidoglio, principali biblioteche Comunali, La Pelanda/Macro Testaccio, facoltà di Urbanistica, facoltà di Sociologia, ecc.) e informali (principali centri sociali romani, locali, ecc.) sia a Roma che a New York (City University of New York CUNY, Brooklyn College). In Italia, oltre che a Roma, è stato presentato nell’ambito di “Umbria Legge” a Terni e in Basilicata per una manifestazione connessa a Matera Capitale della Cultura 2019.

Sociale.it organizzerà a gennaio una presentazione del libro insieme ad altre realtà associative, per concentrare l’attenzione soprattutto sulle politiche della mobilità urbana.