Il patrimonio culturale italiano: valorizzazione e accessibilità

Riportiamo un articolo dell’architetto Daniela Orlandi su Valorizzazione e accessibilità del patrimonio culturale (fonte qui)

Patrimonio culturale e accessibilità

Valorizzazione e accessibilità possono essere le due chiavi di lettura del 2018, un anno caratterizzato da iniziative, eventi ed attività finalizzati ad accrescere consapevolezza e senso di appartenenza ad una comune base culturale, ma anche a raggiungere un pubblico sempre più ampio attraverso soluzioni accessibili e inclusive.

Il 2018 è l’Anno europeo del patrimonio culturale, istituito con l’obiettivo di “incoraggiare tutti a scoprire e lasciarsi coinvolgere dal patrimonio culturale dell’Europa rafforzando il senso di appartenenza a un comune spazio europeo”.
Molte le iniziative che si sono succedute nel corso dell’anno, a scala nazionale ed europea, tutte rivolte a promuovere e diffondere la conoscenza di una comune base europea che si fonda sul patrimonio culturale presente nelle nostre città, nei paesi e nei paesaggi rurali. Si tratta di un’eredità culturale costituita non solo da monumenti, aree archeologiche e paesaggi naturali, ma anche da arte, letteratura, musei, archivi e biblioteche,  senza tralasciare film, canzoni e prodotti enogastronomici.
Ma per ottenere questo ambizioso traguardo di inclusione e coinvolgimento è necessario “raggiungere un pubblico più ampio possibile” e porre il tema dell’accessibilità diffusa al centro del processo di progettazione degli spazi e di erogazione dei servizi.

La conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale si concretizza mediante l’accessibilità di luoghi, servizi e infrastrutture. Non a caso l’articolo 30 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità tratta di “Partecipazione alla vita culturale, alla ricreazione, al tempo libero e allo sport” e impegna gli Stati aderenti, tra cui l’Italia (legge n. 18 del 2009),  a prendere tutte le misure appropriate per assicurare che le persone con disabilità abbiano accesso:
– ai materiali culturali in formati accessibili;
– ad attività culturali, in forme accessibili;
– a luoghi di attività culturali e, per quanto possibile, a monumenti e siti importanti per la cultura nazionale.

Quest’anno ha visto anche l’emanazione delle “Linee guida per la redazione del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche” realizzate recentemente dal MIBAC, Direzione Generale Musei, con l’obiettivo di promuovere la più ampia fruizione a musei, complessi monumentali, aree e parchi archeologici.
Questo documento ed una serie di buone pratiche ad esso correlate sono al centro di un seminario formativo il 3 dicembre alla Casa dell’Architettura in Roma, organizzato dall’Osservatorio Accessibilità e Universal Design dell’Ordine degli Architetti di Roma, dal titolo “Il Patrimonio culturale tra valorizzazione e accessibilità. Esperienze e progetti per il superamento delle barriere architettoniche”.

Infine, per sottolineare l’importanza del binomio tra patrimonio culturale e accessibilità, nel 2018 la Commissione Europea, nell’ambito del premio per le città accessibili – Access City Award – ha introdotto un premio speciale per l’anno dell’eredità culturale (European Year of Cultural Heritage award)  che inquadra l’accessibilità come l’insieme delle soluzioni riguardanti l’accesso fisico e comunicativo rivolte sia ai contenitori (ambienti, edifici, infrastrutture) che ai contenuti – fisici o virtuali – (oggetti, opere d’arte, apparato comunicativo) del bene culturale.

L’esito di questa selezione speciale ha già assegnato due importanti riconoscimenti portando l’Italia nuovamente sul podio. Nella sezione per le città con popolazione inferiore a 50 mila abitanti è giunta prima la cittadina italiana di Monteverde, mentre in quella con popolazione superiore ai 50 mila abitanti è arrivata prima la città danese di Viborg.
Sono stati resi noti anche i nomi delle finaliste appartenenti alla sezione ordinaria del concorso che sono Breda, Evreux, Gdynia, Kaposvar e Vigo. Ma il loro ordine di arrivo e le relative motivazioni si sapranno  in occasione della premiazione ufficiale che  si terrà a Bruxelles il 4 dicembre, nell’ambito delle celebrazioni della “Giornata Internazionale delle persone con disabilità”.

Appare evidente che il processo di valorizzazione del patrimonio culturale richiede la diffusione delle buone pratiche sull’accessibilità e le esperienze di Monteverde e Viborg, insignite del premio speciale per la fruizione del patrimonio culturale nell’anno 2018, aiuteranno i tecnici e gli amministratori ad operare in questa direzione.
Nel contempo auspichiamo che questo circuito virtuoso di valorizzazione abbia continuità anche negli anni a seguire rendendo più capillare l’accessibilità e la comprensibilità dei luoghi della cultura ad un pubblico sempre più ampio.