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Accessibilità, l’importanza dell’edilizia scolastica

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I dati spiegano perché è urgente intervenire
I dati spiegano perché è urgente intervenire

 

Uno dei temi che il premier Renzi ha più evidenziato in queste prime settimane del suo governo, è stato quello della scuola, sottolineando l’importanza di intervenire anche su tutto ciò che riguarda l’edilizia.
Secondo l’ex sindaco, infatti, sulle scuole pesa l’urgenza di un intervento per una rapida messa in sicurezza. Un bisogno che non è campato in aria: secondo l’XI Rapporto di Cittadinanzattiva su sicurezza, qualità e accessibilità nella scuola non sarebbero solo le scuole a cadere a pezzi, ma anche le singole classi. Il dato preoccupante è quello relativo a quante scuole hanno bisogno di manutenzione. Il 39% del totale delle strutture scolastiche, contro il 21% registrato l’anno precedente, non riceve regolare manutenzione, tanto che nell’84% dei casi sono state avviate richieste di intervento urgente quasi mai portate a termine.

Prevenzioni mancate

Dà da pensare il fatto che solo una scuola su quattro sia completamente a norma e che meno della metà degli istituti scolastici sia in possesso di un certificato di agibilità statica, che solo il 38% abbia il certificato igienico-sanitario e che addirittura solo il 37% possegga certificato di prevenzioni incendi.
Si pensi, tra l’altro, che il 67% delle scuole si trova in una zona ad alto rischio sismico. Per fattori come questi è urgente risanare il sistema edilizio scolastico italiano. Servono una serie di interventi volti non soltanto alle facciate e allo scheletro delle scuole, quindi alle mura esterne e quelle portanti, ma anche alle aule stesse. In una classe su quattro si notano infatti gravi segni di fatiscenza, in una su cinque si verificano distacchi di intonaco, e quasi il 30% presenta finestre rotte. Difetti alle pavimentazioni, sedie e banchi danneggiati e addirittura prese e interruttori al limite della pericolosità non possono più aspettare.

Sovraffollamento delle classi

I difetti strutturali non sono però l’unica piaga delle nostre classi: c’è anche il sovraffollamento. Stando all’articolo 64 della legge numero 133 del 2008 che disciplina l’organizzazione scolastica dal punto di vista del rapporto tra il numero di alunni e quello dei docenti, il 28% delle classi non risulterebbe a norma. Un classe ogni quattro presenta più di venticinque alunni, molti di più di quanto prevede la normativa.
Veniamo ora agli spazi comuni. Nel 53% delle toilette mancano carta igienica e carta asciugamani e il 41% sono invece sprovviste di sapone. Il 28% delle scuole non dispone di una palestra “al chiuso”. Quando c’è, nel 23% dei casi presenta pericoli per l’incolumità degli studenti o comunque non in linea con le basilari norme igieniche.

Barriere architettoniche

Sul fronte delle barriere architettoniche, solo il 13% non le ha ancora abbattute mentre il 64% delle scuole prevede posteggi riservati alle persone con disabilità. Tuttavia il 57% degli edifici non possiede ancora attrezzature adatte, mentre il 44% dei banchi non è predisposto per forme di disabilità specifiche.

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