Percorsi possibili per un nuovo welfare

Convegno Capodarco Agricoltura

Verso un nuovo welfare comunitario

Nella sede di Capodarco Agricoltura di Via del Grottino snc – Grottaferrata (RM) il 15 aprile 2014 ore 9.13-13.00 si terrà un incontro dal titolo «Capodarco: nuova progettazione e innovazione sociale. Percorsi possibili per un nuovo welfare comunitario».

Un incontro nato dalla necessità di rimettere al centro dell’agire della cooperazione lo spirito della legge 328/2000, legge dei servizi sociali che perlopiù è stata tradita in Italia. L’on. Livia Turco, deputata del Parlamento, che ne fu la vera autrice, verrà in assemblea pubblica per rilanciarla.

La Comunità di Capodarco in tale contesto farà conoscere il progetto del suo sistema integrato di servizi nello spirito della viva partecipazione del soggetto debole alla realizzazione del proprio progetto di vita e degli interventi sociali.

Nel dibattito aperto a tutti si parlerà del superamento dell’assistenzialismo, per un nuovo welfare comunitario che sappia rispondere anche ai bisogni del Dopo di Noi e “Durante Noi”.

Partendo dalla nostra esperienza di Agricoltura Sociale saranno affrontate le concrete possibilità di uno sviluppo locale, centrato sulla diffusione dell’impresa sociale rispettosa dell’ambiente.

L’alternativa dell’economia sociale e civile

In una società attraversata da acute e molteplici crisi è necessario rilanciare con vigore una vera economia sociale e civile a partire dall’uso sociale dei beni pubblici. L’occasione per sperimentarci su questo terreno sta nella riqualificazione e uso del bene confiscato alla criminalità “La Bazzica”, che deve divenire per tutti i Castelli Romani il luogo sperimentale di socialità, imprenditorialità giovanile e sviluppo sociale responsabile.

E’ a partire da un nuovo protagonismo dal basso, coniugato con l’intervento istituzionale e politico dall’alto, che la crisi sarà superata, ridando la speranza alle nuove generazioni perché come scrive Don Franco Monterubbianesi: «La parte più notevole delle forze del territorio è quella dei giovani, che prima attraverso il volontariato, e poi con la loro professionalizzazione, con le imprese sociali che potranno mettere in piedi sui vari bisogni che emergono, saranno il sostegno più grande».

Per info: Segreteria organizzativa 3394311180