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Fly Down, gelatai per l’estate

Il chiosco di gelati di Fly Down a Padova dove lavorano ogni sera giovani con sindrome di Down

Il chiosco di gelati di Fly Down
Il chiosco di gelati di Fly Down a Padova dove lavorano ogni sera giovani con sindrome di Down

A Padova dieci ragazzi lavorano la sera nel chiosco Fly Down

Con la gelateria Fly Down, dieci ragazzi down diventano gelatai per tutta l’estate. L’iniziativa è dell’associazione Down D.a.d.i. di Padova che ha aperto il chiosco all’interno della tradizionale manifestazione cittadina “Bastioni 44”, sulle terrazze Appiani in via Marghera, vicino a Prato della Valle. L’Associazione Padovana Down D.a.d.i. da anni cerca un lavoro per i ragazzi, dall’impiego come “imbustatori” della spesa per i clienti dei supermercati Alì, al lavoro di realizzazione di pezzi unici per la creazione di una collezione di sneakers, borse e foulard dipinti a mano del marchio Geox. In passato abbiamo già evidenziato come il lavoro e le relazioni sociali sia fondamentali per l’inclusione sociale delle persone con sindrome di Down, come narrato nella docufiction Rai  Hotel a 6 Stelle o come avviene ogni giorno alla Locanda dei girasoli a Roma, tanto che sulla questione dell’inserimento lavorativo si sviluppano sempre più iniziative, come, ad esempio, la campagna Dà un Lavoro.

Il Chiosco serale

Adesso vi sarà il chiosco gelati gestito da 10 ragazze e ragazzi con la sindrome di Down, da giugno fino al 7 settembre, tutti i giorni dalle 19 a mezzanotte. L’iniziativa è sponsorizzata dalla ditta Nordest Frigoriferi di Campodarsego, che sta lanciando sul mercato una macchina per fare gelati di frutta in modo molto semplice. L’idea è nata dall’incontro tra l’associazione e due giovani imprenditori, Giovanni Frasson e Federico Alessi, che hanno deciso di aprire un’impresa sociale. Loro è la ricetta di un prodotto innovativo, un gelato semplice da realizzare ma di altissima qualità, con il 50 per cento di frutta, che può essere gestito anche da chi non ha esperienza. Ogni sera nella gelateria sarà presente un ragazzo, affiancato da un tutor dell’associazione e da uno dei due imprenditori.

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Un locale nella “movida” notturna di PAdova

“È un progetto sperimentale e pilota – sottolinea la psicologa Anna Pretolani –  che intanto impegnerà l’estate, con l’obiettivo di proseguire poi in occasione di altre manifestazioni ed eventi. I ragazzi sono entusiasti quando possono lavorare e disperati quando piove. Essere in grado di servire il gelato, un gesto che tutti noi vediamo fare fin da piccoli con ammirazione, è per loro importantissimo”. Significativa anche la location, centro della movida estiva, in grado di mettere in contatto i giovani dell’associazione, tutti di età compresa tra i 18 e i 25 anni, con i loro coetanei, per poter mettere dei ragazzi con sindrome di down in un contesto di coetanei.Commenti entusiasti anche dal governatore del Veneto Luca Zaia: “questo è l’unico modo per combattere lo stigma della malattia, certi luoghi comuni che purtroppo sono ancora presenti, la solitudine nella quale rischiano di crescere ragazzi che invece meritano occasioni di vita, di crescita e di lavoro al pari degli altri.

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