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Tecnologia e stress

Apple e Google eterne sfidanti

Secondo recenti studi l'abuso di tecnologia genera stress ed insonnia
Secondo recenti studi l’abuso di tecnologia genera stress ed insonnia

Secondo le ricerche, l’uso eccessivo di computer provoca danni

Pc, telefonino, tablet e smartphone (utilizzati sempre di più per connettersi al web), spesso più che aiutare  invadono le persone e diventano fonte di stress dannoso. L’uso ininterrotto del computer, secondo uno studio dell’Università svedese di Gothenburg, è associato all’insonnia e alla depressione, soprattutto nelle donne. E dunque fondamentale fare delle pause (almeno dieci minuti ogni due ore) durante la giornata. Comunque vi sono abbondanti campagne, studi e buone prassi a livello europeo per quanto riguarda lo stress e l’attività lavorativa.

Problemi anche la sera

Quando ci si porta invece il lavoro o il divertimento tecnologico a casa, bisogna spegnere il portatile almeno un’ora prima di andare a dormire. Quando gli occhi sono stanchi poi, si può ricorrere alla semplice pratica della visualizzazione: si chiudono gli occhi e ci si concentra su una scena rilassante, che sia una spiaggia bianca o una montagna innevata. Si può finire la giornata invece con la musica, preferibilmente classica o melodica: questa rallenta il battito cardiaco e diminuisce la pressione e la quantità di ormoni dello stress, infondendo il cervello di neurochimici positivi come la dopamina. Inoltre, cercare di rilassarsi davanti la televisione o giocando con i videogame dopo una giornata di lavoro, invece che ridurre lo stress può aumentare i sensi di colpa e di fallimento. Lo stabilisce un’altro studio della Johannes Gutenberg University di Mainz e della VU University di Amsterdam, pubblicato sulla rivista Journal of Communication.

Secondo uno studio della Società Europea per la Ricerca sul Sonno su un panel di giovani adulti, l’abuso di tecnologia causa l’insonnia

Scarso relax

La ricerca ha verificato su 471 soggetti come l’utilizzo dalla tv o dei computer come evasione dalla realtà sono in realtà dei fattori che aumentano l’avvilimento. Tali media agiscono come un boomerang: se danno la sensazione di rilassarsi, in realtà acuiscono una forma di senso di colpa perché le persone percepiscono di aver perso la possibilità di fare altre cose. Come avverte Leonard Reinecke, co-autore della ricerca, “in tempi di smartphone e multimedialità la disponibilità onnipresente di contenuti online sembra essere un peso e un fattore di stress, piuttosto che una risorsa per distendersi e recuperare energie mentali”. Al contrario, una ricerca della Esrs, la European Sleep Research Society, pubblicata sul Journal of sleep research, che ha analizzato la causa dell’insonnia di oltre 900 studenti che passavano ore e ore nel letto a navigare, scagiona la tecnologia affermando che gli stressati  a letto soffrirebbero già in partenza di difficoltà ad addormentarsi. Ma non è chiaro se gli smartphone li possano aiutare in questo…

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