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Povertà sanitaria a Roma, università e no profit insieme

Università di Tor Vergata: progetti sociosanitari contro la povertà sanitaria
Università di Tor Vergata: progetti sociosanitari contro la povertà sanitaria

Contrastare un fenomeno dilagante

L’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e l’Istituto di Medicina Solidale Onlus hanno siglato un ampio ed articolato Protocollo d’Intesa per la creazione di una rete di prevenzione, cura e protezione sociale rivolta ai cittadini fragili della periferia romana. Il Protocollo prevede la possibilità di dare vita a progetti socio-sanitari rivolti in particolare ai bisogni primari dei cittadini in condizione di fragilità economica e sociale, oltre che agli immigrati nella zona.

Il Banco Farmaceutico

L’istituto di Medicina solidale nel 2013 ha fornito assistenza socio-sanitaria ad oltre 10 mila persone nell’ex Municipio VIII e distribuito oltre 1500 pacchi viveri ai cittadini bisognosi. Questo a fronte di una povertà sanitaria e sociale che secondo i dati del Banco Farmaceutico – con il quale Medicina Solidale è convenzionata- ha visto nel Lazio la richiesta di medicinali aumentare del 10,1% nei primi sei mesi del 2014. Si prevede, inoltre, la realizzazione futura di un Centro di raccolta dati per applicare strumenti di valutazione e monitoraggio degli interventi effettuati, ad uso del decisore politico ed istituzionale.

Il ruolo degli istituti

Questo Protocollo d’Intesa, come commenta Giuseppe Novelli, Rettore dell’ Università di Roma Tor Vergata, si inquadra nelle attività di Terza Missione dell’Università, finalizzate ai processi di interazione diretta con la società civile e il tessuto imprenditoriale per promuovere la crescita del territorio. Tale accordo consentirà anche agli studenti dell’Ateneo romano di integrare i loro corsi di studio con attività formative e tirocini pratici professionalizzanti. Dichiara infine Francesco Russo, Presidente dell’Istituto di Medicina Solidale: “Da questa nuova alleanza con una prestigiosa istituzione universitaria nazionale nasce un modello del tutto nuovo e fortemente da noi voluto per la promozione delle iniziative di carattere sanitario, scientifico, sociale ed umanitario. Unendo le rispettive competenze e prerogative sara’ possibile intervenire in maniera concreta per aiutare gli ultimi della nostra città”.

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