Proposta di legge sull’inclusione scolastica

(Internet)

Proposta della Fish incentrata sulla formazione del personale

Realizzare una vera inclusione scolastica per gli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali (Bes), attraverso il superamento della delega al sostegno.

La proposta di legge elaborata dalla Fish è incentrata sulla formazione del personale e verte su questi principali punti:

proposta di legge inclusione

I punti

– Presa in carico del progetto inclusivo da parte di tutti i docenti, da effettuarsi attraverso una partecipazione alla predisposizione, all’attuazione e alla verifica del Piano Educativo Individualizzato.

– L’istituzione del Comitato dei ministri per l’indirizzo e la guida strategica in materia di tutela dei diritti delle persone con disabilità, che sovrintenda alle politiche sull’inclusione sociale e scolastica.

– Quattro distinti ruoli per il sostegno didattico (scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado).

– I docenti saranno formati nei corsi di laurea in pedagogia e didattica speciale. La formazione dei docenti deve obbligatoriamente prevedere almeno 30 crediti formativi universitari.

– I docenti per il sostegno con contratto a tempo indeterminato seguono gli alunni per l’intero ciclo scolastico. I docenti a tempo determinato firmano un contratto di lavoro biennale nella stessa sede.

– La certificazione di disabilità a fini scolastici dovrà essere prodotta con unica visita per le certificazioni medico-legali ad altri fini, a cui partecipano gli operatori dell’Asl, le famiglie ed un docente della scuola di appartenenza.

– Un sistema di rilevazione dei dati che consenta di conoscere l’andamento del numero di alunni con disabilità, dei docenti per il sostegno didattico, degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, degli alunni nelle loro classi degli stessi alunni con disabilità nelle classi.

– Il numero dei docenti di sostegno giungerà, in tre anni, ad una dotazione organica pari al numero dei posti (110.000) attivati nell’anno scolastico 2013/2014, assegnati in base alle necessità.

– L’obbligo di un tentativo di conciliazione prima di agire in giudizio, per frenare l’incremento dei ricorsi per l’aumento delle ore di sostegno ed evitare ritardi nell’acquisizione di un maggior numero di ore.

I commenti

Tutti auspicano che questa possa essere presentata come proposta governativa, insieme al documento “La buona scuola”, le linee guida per la riforma della scuola illustrate dal governo.

Come commenta Salvatore Nocera, membro dell’Osservatorio del Miur sul’inclusione degli alunni con disabilità, “va bene introdurre la valutazione del merito nella scuola, purché si valuti anche il livello di integrazione”.