In crescita l’occupazione nei servizi sanitari e sociali

Assistenza sanitaria e sociale
Assistenza sanitaria e sociale

Rapporto presentato da Italia Lavoro sui White Jobs

Nei servizi sanitari e sociali (White Jobs) sarà possibile creare almeno 500 mila nuovi occupati entro il 2020.

Questa previsione arriva dal Rapporto presentato da Italia Lavoro, “Le prospettive di sviluppo dei white jobs in Italia. Servizi sanitari, sociali e alla persona: i settori economici con il potenziale di occupazione più elevato”.

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I dati sul settore

Il settore attualmente può vantare 2,5 milioni di occupati e produce 98 miliardi di fatturato, pari al 7% del prodotto complessivo del Paese, resistendo anche alla crisi.

Un relativo aumento sarà legato all’invecchiamento della popolazione, da cui ne consegue una domanda crescente di servizi sanitari e di cura per le persone.

Dal Rapporto emerge che sono coinvolte professioni di diversa qualifica, come quelle dei medici, degli operatori sanitari e sociali, degli addetti ai servizi domestici e alla persona, e con un buon livello d’istruzione (il 39% è diplomato e il 35% ha la laurea).

La metà circa degli addetti lavora presso istituzioni pubbliche, anche se la quota si è ridotta a favore delle istituzioni non profit.

Nel settore vi è inoltre un’occupazione stabile, dal momento che i lavoratori dipendenti sono la maggioranza e il 91% di loro è assunto con contratto a tempo indeterminato.

Un voucher universale

Come sottolinea la Commissione europea, l’Italia ha il potenziale di occupazione più elevato perché la quota dei lavoratori in questo settore è inferiore a quella di altri Paesi.

I white jobs possono diventare un  mezzo per la ripresa nel Paese, ma è necessario ripensare il sistema del welfare attraverso il coinvolgimento anche di soggetti privati del settore sociale.

Italia Lavoro ricorda anche la proposta di voucher universale per i servizi alla persona e alla famiglia, la cui sperimentazione è contenuta nelle linee guida del governo per la riforma del Terzo settore.

La proposta vuole realizzare un sistema di servizi alla persona e alla famiglia con costi sostenibili, che faciliti la conciliazione tra vita privata e lavoro, favorendo l’occupazione femminile.

L’obiettivo è anche quello di realizzare un moderno sistema di welfare basato sulla sussidiarietà, che mobiliti risorse anche private.

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