Nuovo progetto AIPD per il lavoro al Sud

(Internet)
Diversi i ragazzi coinvolti

Avviamento professionale di persone con sindrome di Down

Il Terzo settore deve continuare a portare avanti un’azione solidale nelle regioni del sud per dare il suo contributo alla crescita del territorio.

Tutto ciò rientra nel nuovo progetto “Lavoriamo in rete – percorsi di inserimento lavorativo nei territori del Sud” lanciato dall’ AIPD (Associazione Italiana Persone Down) e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD e dedicato agli inserimenti lavorativi di persone con sindrome di Down nel Sud Italia e nelle Isole.

L’inserimento lavorativo

L’AIPD da tempo svolge attività di occupazione per le persone down, vedi articolo di Sociale.it.

Ma, secondo un’indagine nel 2013 su 43 Sezioni, solo il 12,8% dei ragazzi nel Sud e nelle Isole lavora rispetto alle 644.029 persone con disabilità iscritte agli elenchi unici del collocamento, con appena 2.409 avviamenti.

35 persone, in una fascia d’età compresa tra i 18 e i 29 anni, saranno coinvolte nel nuovo progetto della durata di 18 mesi per incrementare la motivazione, la consapevolezza, la capacità e la possibilità occupazionale.

Il progetto coinvolgerà 13 operatori e 13 sezioni presenti nelle sei regioni nel Sud Italia e le due Isole (Bari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Lecce, Matera, Milazzo-Messina, Napoli, Oristano, Potenza, Reggio Calabria, Termini Imerese).

Le attività previste

Sono previste una serie di azioni nel corso dei 18 mesi: consulenza, formazione in presenza o tramite corso online e telefono, azioni di sensibilizzazione del mondo aziendale ed istituzionale e monitoraggio e tutoraggio in situazione e l’avvio di nuovi servizi di inserimento lavorativo (SIL).

A questo scopo verrà anche creato un database online di raccolta dati dei potenziali lavoratori e delle aziende dei territori coinvolti.

Queste azioni, secondo Monica Berarducci, responsabile dell’ Osservatorio sul mondo del Lavoro di AIPD, coinvolgeranno direttamente le organizzazioni partecipanti, con l’obiettivo di potenziare la rete delle sedi AIPD presenti nel Sud e le Isole e creare poli regionali per l’impiego.

L’obiettivo è quello di scardinare il pregiudizio che l’inserimento lavorativo delle persone con sindrome Down sia solo un’attività terapeutica, quindi un peso per l’impresa e non un contributo alla produttività aziendale.