Le tecnologie per la cooperazione internazionale

(Internet)
Tecnologie e cooperazione

Progetti innovativi al servizio del Sud del mondo

Nell’ambito del progetto europeo ”ONG 2.0: cambiare il mondo con il web“, lo scorso 10 aprile l’associazione Amici dei Popoli ha organizzato l’evento Stand APP for your rights! Tecnologie al servizio del Sud del mondo presso l’Aula D4 del Mammuth (Polo Chimico Biomedico dell’Università), in via Borsari 46 – Ferrara.

La Conferenza, realizzata in collaborazione con le reti solidali CISV e ONG 2.0 e con il Centro per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale dell’Università di Ferrara, voleva essere un’occasione per riflettere sulla cooperazione internazionale verso i Paesi poveri e sulle implicazioni dello sviluppo dell’informatica applicata.

Infatti le nuove competenze professionali di aziende e associazioni nel campo informatico permettono di innovare le modalità di supporto, attraverso la realizzazione di strumenti, applicativi e software che rispondano concretamente alle necessità dei singoli contesti.

Competenze e strumenti

Il Dott. Andrea Zanni, presidente di Wikimedia Italia, ha presentato l’esperienza di Wikipedia Zero promossa da Wikimedia Foundation per consentire un accesso libero alla conoscenza in alcuni Paesi del Sud del mondo tramite i dispositivi mobili.

Le nuove sfide di un’educazione realizzata attraverso il web e l’e-learning sono state mostrate dalla Dott.ssa  Alessia Messuti in streaming, in merito ai risultati ottenuti dal CIFOIL (Centro Internazionale di Formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro), attraverso la realizzazione di un toolkit educativo per telefoni a basso costo, nell’ambito del progetto di imprenditoria giovanile Start and Improve Your Business, realizzato in alcuni Paesi dell’Africa Orientale.

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La Dott.ssa Eugenia Rinaldi del CinecaConsorzio Interuniversitario formato da 70 università e 4 Enti di Ricerca italiani, ha presenterà le buone pratiche dei progetti Medishare e Earnest, piattaforme e applicativi informatici per la raccolta dei dati epidemiologici sull’HIV, Malaria e Tubercolosi e per l’identificazione di terapie antiretrovirali in zone povere e poco informatizzate dell’Africa.

Franco Visentin e Raffaele Pilastrini dell’associazione Informatici Senza Frontiere ONLUS, hanno spiegato come il software Open Hospital sta permettendo di semplificare la gestione amministrativa a un numero sempre più alto di ambulatori, ospedali e centri medici in Africa.

Infine, i progetti Saharawi e InformAfrica consentono di ampliare e diffondere la conoscenza nei Paesi dell’Africa Occidentale sulle tecniche di produzione agricola e sulle campagne sanitarie.

L’ evento su FB