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Digital Divide: internet non è per tutti

La mappa dedl Digital Divide secondo l'università di Oxford
La mappa realizzata dai ricercatori di Oxford per evidenziare il digital divide globale.
La mappa realizzata dai ricercatori di Oxford per evidenziare il digital divide globale

Nonostante i proclami il mondo resta diviso tra chi ha internet e chi no

Internet, questo sconosciuto, almeno per una buon parte della popolazione terrestre. Questo rivela la mappa realizzata da ricercatori inglesi dell’Università di Oxford per evidenziare la diffusione della rete a livello globale e che ci mostra una situazione ancora a macchia di leopardo, soprattutto in Africa. La mappa, per dare un’idea di come il web sia e non sia “per tutti” mette in relazione le superfici delle aree geografiche con la loro popolazione e la diffusione di internet. Ovvero, maggiore è la penetrazione del web in relazione con la densità di popolazione, maggiore è la superficie dell’area geografica rappresentata in rapporto al resto dell’orbe terracqueo. A sorpresa, quindi (ma neppure tanto, nonostante l’accelerazione della sua crescita) l’Africa, con i suoi 1,1 miliardi i abitanti, di cui 200 milioni con connessione internet, si ritrova ad avere la medesima superficie dell’avanzatissimo Giappone. L’Australia, con una scarsa densità di popolazione ed una buona penetrazione di  internet, finisce per essere grande come l’Olanda (alta densità di popolazione di gente connessa e poca superficie, quindi alta densità). Oppure la Russia, con bassa densità di abitanti, molti dei quali raggiunti dal web, diventa più piccola della Cina, che ha un’alta densità di popolazione discretamente raggiunta da internet. Una tendenza che è nella sostanza confermata da un report sulla connessione ed i comportamenti dei navigatori realizzata in gennaio dalla Web Agency We Are Social su dati Global Web Index , GSMA Intelligence , Ericsson Mobility , Stat Counter  e Akamai Technologies .

I dati della ricerca dell’Università di Oxford trovano conferma nell’elaborazione del Web Agency We Are Social sulle connessioni web e mobile a livello globale

Digital Divide, vediamo le cifre globali

Come funziona la cartina? Ogni esagono di cui è formata (come in un in una specie di Risiko della densità del web) conta, approssimativamente 470mila internauti. Quindi, facciamo un esempio, l’Albania, che ha quasi due milioni di navigatori su web, su una popolazione globale di due milioni e 700mila abitanti è quasi a grandezza naturale.  Un paese che ha meno di 470mila internauti? Nella cartina non esiste.

Quello che evidenzia di più interessante la mappa è che, nel mondo, ci sono 3,2 miliardi di persone che accedono al web e che l’Asia, in totale, contribuisce a questa cifra con 1,24 miliardi di utenti, cioè il 46% di cui 600 milioni solo in Cina, ovvero circa la metà della sua popolazione. Usa e l’America Latina contribuiscono più o meno nello stesso modo (297 milioni / 287 milioni). La tendenza è all’aumento degli utenti. L’Africa, rappresenta, appunto il dato più interessante con un dato in crescita rispetto al 2011, ma molto diversificato perché, se il dato dei Paesi capofila – come Sudafrica, Kenya, Nigeria, Egitto e Marocco – è positivo, la fascia subsahariana non riesce a coprire il 10% della popolazione e accresce il Digital Divide.

Il tempo passato su internet  per Paese (We Are Social)

 

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