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Per un nuovo paradigma della Convenzione ONU

Un’occasione per riflettere sul presente e porre le basi di politiche future radicalmente diverse, partendo dal nuovo paradigma sulla disabilità, fissato dalla Convenzione ONU; uno spazio di dibattito pubblico, che getti i semi di una riforma complessiva, in grado di garantire realmente e concretamente i diritti delle persone con disabilità, sin dalla prossima Legge di Stabilità
Un’occasione per riflettere sul presente e porre le basi di politiche future radicalmente diverse, partendo dal nuovo paradigma sulla disabilità, fissato dalla Convenzione ONU; uno spazio di dibattito pubblico, che getti i semi di una riforma complessiva, in grado di garantire realmente e concretamente i diritti delle persone con disabilità, sin dalla prossima Legge di Stabilità
Un’occasione per riflettere sul presente e porre le basi di politiche future radicalmente diverse, partendo dal nuovo paradigma sulla disabilità, fissato dalla Convenzione ONU

Un convegno per riflettere sul presente e progettare politiche future

Promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio a Roma, con la partecipazione del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e di molti altri referenti istituzionali, associativi e sindacali, l’incontro rappresenta l’occasione, partendo dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, di riflettere sul presente per porre le basi di politiche future radicalmente diverse.

«Oggi – si legge in una nota presentativa diffusa dalla FISH – le persone con disabilità, qualunque sia la loro condizione biologica, di età o socio-economica, sono ancora considerate invalide civili, per lavoro e per servizio. La categorizzazione è figlia di una stagione il cui obiettivo poteva essere esclusivamente quello di proteggere le persone con disabilità stesse, dato che il contesto non offriva opportunità concrete di “pieno sviluppo della personalità”. Nonostante quindi la previsione costituzionale per cui la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli alla partecipazione sociale, solo recentemente la produzione legislativa ha aperto spiragli concreti per rendere reali tali opportunità, pensando ad esempio alla Legge 67/06 (Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni), e alla Legge 18/09 che ha ratificato nel nostro Paese la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità».

Saranno esattamente quattro le sessioni di lavoro di tale incontro, il cui programma dettagliato verrà diffuso nei prossimi giorni dalla FISH.
La prima di esse sarà incentrata sull’analisi dei dati dell’invalidità, dell’handicap e della disabilità disponibili, e sulla perimetrazione di una proposta-quadro riguardante le questioni relative all’accertamento e alle erogazioni di benefìci e servizi.
La seconda sessione riguarderà invece l’analisi tecnica e accademica della proposta, mentre la terza cercherà di condividere con i livelli politici, istituzionali e sociali la proposta e le sue strategie. Infine, si rifletterà sulla trasparenza del sistema, a partire dalla capacità di erogare informazioni adeguate a tutti i cittadini, facendo leva sulla loro qualità e circolarità.

L’evento del 16 settembre a Roma – che potrà contare sul contributo della Regione Lazio – sarà realizzato in collaborazione con l’ISTISSS (Istituto per gli Studi sui Servizi Sociali), ente accreditato per la formazione continua degli assistenti sociali. Sono stati, pertanto, richiesti al CROAS del Lazio (Consiglio Regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali) i crediti formativi per gli assistenti sociali stessi (quattro crediti). L’incontro sarà sottotitolato.

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Per ulteriori informazioni e approfondimenti  presidenza@fishonlus.it.

L’iscrizione è obbligatoria per il limitato numero di posti e per motivi di sicurezza presso la Segreteria FISH (Tel. 06.78851262, email: presidenza@fishonlus.it)

 

 

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