Jobs Act e le persone con disabilità

disabili e lavoro
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Alcune novità su chiamata nominativa ed incentivi per l’assunzione

Sono stati approvati definitivamente dal Consiglio dei Ministri i decreti attuativi del Jobs Act che ridefiniscono l’accesso al lavoro delle persone con disabilità.

In particolare, con il decreto attuativo dal titolo “Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità”, è stato cambiato il regolamento che riguarda il collocamento mirato per i disabili.

Il testo introduce alcune novità per quanto riguarda l’inserimento lavorativo da parte delle aziende ed associazioni: l’obbligo di assumere scatta sempre dai 15 dipendenti, ma dai 15 ai 35 dipendenti a partire dal 2017 bisognerà avere sempre alle dipendenze lavoratori disabili, scelti secondo le quote di categorie protette stabilite.

Quote di riserva e chiamata nominativa

Le aziende potranno poter conteggiare, nella quota di riserva, lavoratori già disabili prima dell’assunzione che abbiano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 60%, o al 45% per le disabilità psichiche, anche se non sono stati assunti tramite il collocamento obbligatorio.

Ma il punto principale, ed anche più contestato, sarà la possibilità per i datori di lavoro privati, di assumere lavoratori con disabilità attraverso chiamata nominativa. Potranno comunque essere assunti solo i disabili già inseriti nelle apposite liste.

Per le aziende che non rispettano l’obbligo di assunzione delle categorie speciali, rimangono le stesse sanzioni (62,77 euro al giorno).

Sgravi contributivi ed incentivi

Ma permangono gli  sgravi contributivi per l’assunzione di dipendenti riservati, che variano in base al grado di riduzione della capacità lavorativa e possono essere dal 35% al 70%.

Per l’assunzione di persone con disabilità intellettiva e psichica l’incentivo è del 70% della retribuzione mensile lorda pe 60 mesi sia per assunzioni a tempo determinato che indeterminato.

In tutti gli altri casi, invece, lo sgravio contributivo è previsto soltanto per le assunzioni a tempo indeterminato e per 36 mesi.

Si rafforzano gli incentivi per l’assunzione dei disabili con una durata più lunga (fino a 5 anni) per quanto riguarda le persone con disabilità intellettiva e psichica.

Viene anche modificato anche l’accesso agli incentivi, con la corresponsione diretta e immediata al datore di lavoro da parte dell’ INPS, e non più dalle Regioni, mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili.

Il testo del decreto