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Non vedenti: arrivano gli assistenti robotici

Robot per non vedenti
Robot per non vedenti
Robot per non vedenti

Gli assistenti robotici aiuteranno i non vedenti

Gli assistenti robotici aiuteranno i non vedenti. Sociale.it si è occupato spesso degli sviluppi della tecnologia per venire incontro alla disabilità di vario genere. Diverse persone colpite da deficit visivo si affidano spesso solo a cani guida per evitare ostacoli ed affrontare il traffico pedonale. Neanche i cani più intelligenti, però, riescono a distinguere banconote differenti, leggere gli orari degli autobus o dare indicazioni. Un gruppo di ricercatori della Carnegie Mellon University sta sviluppando robot assistenti per aiutare queste persone a navigare nel mondo moderno. «Parte del nostro lavoro consiste nell’inventare il futuro», ha detto alla stampa un professore del Robotics Institute dell’università. «Noi immaginiamo i robot come parte della società nelle smart cities e vogliamo assicurarci che un deficit visivo ed altre disabilità non restino tagliate fuori da quel futuro».

Il robot Baxter

I ricercatori hanno formulato il concetto di un robot assistente presso un banco informazioni in un frenetico centro di transito. L’idea è che il robot potrebbe offrire il proprio aiuto nel caso in cui il personale umano fosse assente o distratto da altro. La ricerca, finanziata dal National Science Foundation ed ormai al suo secondo anno di operazioni, ha già svelato alcune sorprese. «La prima volta, le persone dotate di vista tendono ad essere preoccupate in presenza di un robot umanoide», spiegano. «Le persone cieche, al contrario, sono più propense a interagire con un robot. Hanno dimostrato una maggiore sicurezza nel tenere le dita di plastica del robot che ad avere un contatto fisico con un altro essere umano».
Uno degli elementi fondamentali del robot Baxter è che questo robot è privo di giunti pericolosi. È un robot sicuro per le persone che interagiscono con il senso del tatto.  Baxter può anche imparare rapidamente nuove operazioni copiando i movimenti suggeriti da chi lo manipola. «Questo elemento apre un mondo di possibilità in termini di addestramento per servire una persona colpita da cecità. In futuro potremo sicuramente fare grandi cose». E’ anche già pronta una app che si chiama NavPal e include segnali acustici coi quali avvertire gli utenti ciechi di pericoli quali tombini o cantieri. Nel lungo termine, i ricercatori sperano di presentare robot mobili in grado di guidare fisicamente le persone come i cani guida di oggi.

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