Il Report nazionale sulle Organizzazioni di Volontariato

(Internet)
Report sul volontariato

A cura di CSVnet e Fondazione IBM Italia a Cascina Triulza

Lunedì 19 ottobre, presso il Padiglione della Società Civile della Cascina Triulza ad Expo 2015CSVnet e Fondazione IBM Italia hanno presentato il primo Report Nazionale sulle Organizzazioni di Volontariato, alla presenza di operatori del settore e rappresentanti istituzionali.

Grazie al patrimonio di informazioni raccolte dai Centri di Servizio per il Volontariato, con la loro presenza operativa e capillare in tutte le regioni a sostegno delle varie espressioni del volontariato, i due partner  hanno potuto avviare una ricerca dettagliata per censire questa realtà.

Si tratta di un’ occasione comune di riflessione per un processo più accurato che, partendo da una base unitaria di dati, possa contribuire ad indirizzare le politiche del settore nel lungo periodo.

Il Volontariato in Italia

Il Report raccoglie informazioni relative ad oltre 44.000 organizzazioni di volontariato su tutto il territorio nazionale, iscritte ai registri pubblici, ma anche quelle registrate unicamente nelle banche dati dei Centri di Servizio.

La maggior parte delle associazioni opera nel campo dell’assistenza sociale (11.812) e della sanità (9.098), circa il 55 per cento del totale, seguendo anziani e minori (25,4 per cento), malati e disabili (il 18 per cento).

Il 5,7 per cento delle organizzazioni si occupano di nomadi, immigrati o profughi, mentre le altre si occupano di cultura, sport e ricreazione.

Forte radicazione territoriale al nord e centro

Più della metà delle associazioni si trovano al nord e nel centro, con forte presenza in Lombardia, Toscana, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta.

Al sud e nelle isole si registrano numeri molto più bassi, rappresentando appena il 17 e il 6 per cento del totale delle associazioni, quasi prevalentemente nei centri urbani.

E negli ultimi sette anni il numero di nuove associazioni è diminuito costantemente: nel 2014 si è registrato un meno 15 per cento rispetto all’anno precedente, per un trend che preoccupa molto per il futuro del volontariato in Italia.