Legge di stabilità, bocciato emendamento sull’Isee

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Alla Camera emendamento sull’ Isee

Respinta la richiesta di esenzione degli assegni di invalidità dal calcolo

Dalla politica arrivano manovre non proprio incoraggianti per il futuro delle persone con disabilità.

Infatti, durante la discussione sulla Legge di stabilità, l’ Aula della Camera con 278 no, 131 sì e 30 astenuti ha respinto un emendamento che chiedeva di escludere dal computo dei redditi per la determinazione dell’ indicatore della situazione economica equivalente (Isee), le pensioni di invalidità e le indennità di accompagnamento.

Le opposizioni ed il Governo

L’ emendamento era stato presentato da Fratelli d’ Italia e condiviso dalle altre opposizioni (tranne Sel che si è astenuta), mentre il governo aveva dato parere contrario e lo ha respinto in modo compatto.

Prima del voto sull’ emendamento era stata bocciata anche la proposta di accantonamento per verificare le coperture (richiesta avanzata da Sel e Lega), con 130 voti di differenza.

Il capogruppo del Pd, Ettore Rosato ha spiegato che la riforma dell’ Isee sarà valutata nel collegato alla Legge di stabilità sulle politiche sociali, per un approfondimento con gli altri gruppi per arrivare alla norma migliore possibile.

In ogni caso nel nuovo Isee ci sarebbe una franchigia che di fatto favorisce le famiglie con disabili e con reddito medio-medio bassi.

Sono ben diverse le opinioni degli altri gruppi, in particolare di Movimento 5 Stelle e Fratelli d’ Italia, che accusano il governo di eludere i problemi delle persone disabili e di favorire in realtà le lobby e le amicizie più importanti per la maggioranza.

La parola ai giudici

Sull’ esenzione delle pensioni di invalidità le associazioni per la disabilità e le famiglie avevano già presentato un ricorso al TAR contro la nuova normativa sull’ISEE, che era stato accolto.

Anche il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta del Governo di sospensiva per la sentenza del TAR, per cui le sentenze avrebbero al momento immediata efficacia, in attesa che il Consiglio di Stato stesso si pronunci definitivamente sul nuovo ricorso del Governo.

E che una legge specifica, ispirata dalle sentenze, possa dare maggiore chiarezza e tutela per migliaia di persone.