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Gli sviluppi della mobile health

Mobile health
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Molte startup sono state presentate all’evento di #MeetSanofi

La mobile health sta crescendo tra molte opportunità, ad oggi vi sono oltre 100mila app sulla salute, per quasi 2 miliardi di utenti di smartphone. In questo contesto sono nate in questi anni diverse startup per la prevenzione ed il controllo a distanza sulle diverse malattie.

Si calcola che entro il 2020 4 milioni di pazienti nel mondo saranno monitorati a distanza e aggiornati in remoto sulle loro condizioni di salute.

BooM-Health, la rivoluzione della mobile health

Scenari, opportunità e rischi delle startup nate in italiana nel settore della mobile health sono stati al centro dell’appuntamento del ciclo #MeetSanofi BooM-Health, la rivoluzione della mobile health.

In tale contesto sono state presentate cinque storie di eccellenza, alla presenza di tre esperti come Jaime D’Alessandro (La Repubblica), Lella Mazzoli (Istituto Formazione al Giornalismo, autrice di “e-Health”) e Eugenio Santoro (Istituto Mario Negri) per raccontare un futuro già presente.

Tra le storie raccontate e discusse, vi erano quella di Mirco Bettelini di Igyno, il ginecologo virtuale via app tradotto in otto lingue nel mondo, aiuta a gestire tutti gli aspetti dell’universo femminile e, cosa importante, insegna a fare prevenzione, fattore determinante per la diagnosi delle malformazioni tumorali.

Per prevenzione ed interventi

Poi è stata la volta di d-Hearth , l’elettrocardiografo portatile salva-cuore brevettato da due studenti dell’Università di Pavia (Niccolò Maurizi e Nicolò Briante). Il dispositivo portatile permette il monitoraggio cardiologico continuo e a basso costo grazie ad uno smartphone, e può comunicare i dati al cardiologo più vicino.

Poi IoSocCORRO di Stefano Mazzei, l’app incentrata sul pronto intervento per arresto cardiaco. Si pone come obiettivo quello di allertare il soccorritore esperto, comunicandogli la posizione della vittima per intervenire tempestivamente in attesa dell’arrivo del soccorso avanzato.

iNonni realizzata da Piero Conte di Fab-Lab insieme a Zentiva del Gruppo Sanofi, è un social network per anziani e familiari. Consente a tutti di comunicare on line, di esprimere i propri bisogni e di aggiornarsi sulle tematiche relative alla propria salute.

Infine Mission T1D, il videogame educativo creato da Sanofi dedicato ai giovani pazienti con diabete di Tipo 1. Vuole contribuire a diffondere informazioni pratiche necessarie a supportare meglio i bambini affetti da questa malattia, specialmente nel loro ambiente scolastico.

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