Regione Lazio, 291 milioni di euro per il welfare

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La regione Lazio investe in welfare

Con un’attenzione particolare all’inclusione e alla lotta alla povertà, interventi su famiglie, minori, anziani, soggetti fragili

Dopo la presentazione della Legge Regionale sulle politiche sociali mette in campo nuove risorse per il sociale per rispondere ai bisogni alle attese di chi è maggiormente in difficoltà. Si tratta di 291 milioni di euro destinati alle famiglie per  l’infanzia, agli anziani, ai minori a rischio e all’inclusione attiva e alla lotta alla povertà.

Si punta, innanzitutto, a rafforzare i servizi destinati alle famiglie per la prima infanzia con un investimento complessivo di ben 78 milioni. I passi in questo senso sono l’apertura di nuovi nidi già a partire dal prossimo settembre grazie al progetto “Nidi al via“, che, con una dotazione di 3 milioni di euro, punta a 17 nuovi nidi sul territorio regionale per complessivi 570 posti bimbo. Ad essi si aggiungeranno, sempre con un investimento di 3 milioni di euro,  18 nuovi nidi aziendali per altri 900 posti bimbo. Saranno quindi creati in totale 1460 nuovi posti bimbo totali sul territorio della Regione. A questi posti in nido si aggiungono 32 milioni di euro in tre anni per buoni-servizio – un contributo mensile tra i 150 ed i 200 euro destinato alle famiglie – per il sostegno al pagamento della retta per tutte le tipologie di nidi presenti sul territorio regionale: si stima che il provvedimento raggiungerà tra le 5 mila e le 6 mila famiglie per ogni anno d’impegno di spesa.

Per le famiglie con anziani over 75 arrivano invece risorse per 94 milioni di euro. In parte, 50 milioni di euro, saranno investiti in buoni-servizio per l’accesso di nuclei familiari a basso reddito ai servizi di cura, come l’assistenza domiciliare, la retta di accesso in strutture semiresidenziali e l’assunzione di assistenti famigliari. Si tratterà di contributi mensili tra i 300 ed 500 euro mensili che dovrebbero raggiungere almeno 3500 famiglie all’anno per 3 anni.  Altri 9 milioni di euro, poi, sono destinati ad attivare nuovi servizi di accoglienza e prossimità per almeno 500 anziani della regione.

Per i minori in famiglie vulnerabili si punta allo sport con un investimento di 7 milioni con iniziative come sblocchi di partenza e altre attività per promuovere l’inclusione delle famiglie con minori attraverso lo sport e lo sviluppo di reti tra agenzie educative, sportive, sociali e del lavoro, con particolare attenzione ai nuclei familiari fragili.

Infine, ma non ultimo in ordine d’importanza, nella lotta alla povertà attraverso l’inclusione attiva c’è un investimento di 112 milioni che attua ed integra le azioni previste dal governo con il Sia, il Sostegno all’Inclusione Attiva, e con il Piano Operativo Nazionale (PON) inclusione. Di questa cifra, oltre 55 mln  di euro per l’attuazione del Sia per il 2016 e 16 milioni di euro per il PON Inclusione arrivano dal Governo. Di questi fondi, 9,8 milioni euro verranno investiti sulla programmazione dei piani di zona, con le misure specifiche di contrasto alla povertà, 25 milioni per i servizi sociali innovativi destinati all’inclusione sociale da risorse Por FSE ed altri 5 milioni sono a disposizione per il nuovo “bando povertà”, alla sua seconda edizione dopo che nella prima ha finanziato 76 progetti con circa 8 milioni di euro.

“Viviamo nel tempo delle chiacchiere, delle parole, degli insulti, di chi urla più forte per farsi vedere e a tutto questo poi spesso non seguono i fatti. Noi stiamo provando a cambiare in meglio la vita delle persone – è il commento del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – sembrava un sogno tre anni fa perché eravamo coperti dai debiti, oggi poter dire che diamo a chi ne ha più bisogno è un passo per rendere un po’ più giusta questa regione e essere più vicini alla vita delle famiglie”.

“Investire sulla lotta all’esclusione. Ci vogliamo occupare delle nostre comunità e delle ingiustizie che colpiscono le persone fragili rimaste indietro – ha dichiarato Rita Visini, assessore politiche sociali, sport e sicurezza della Pisana – è per loro che abbiamo approvato questa riforma e mettiamo in campo questo programma di interventi. Con questa legge abbiamo colmato- ha concluso- un vuoto vergognoso durato 16 anni”.

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