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Pompei senza barriere

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Realizzato un percorso per le persone con disabilità motoria

Sarà inaugurato il 3 dicembre prossimo un percorso attrezzato per consentire alle persone con disabilità motoria, agli anziani e alle donne con carrozzina la visita degli Scavi archeologici di Pompei.

Una passerella lunga 3 chilometri che collegherà l’ingresso di Piazza Anfiteatro all’ ex Antiquarium, passando per via dell’Abbondanza, via del Foro, via di Mercurio, via Stabiana, via dei Teatri via di Castricio,

In ogni caso parte del percorso interessato, che unisce tra loro una ventina di siti di interesse, è percorribile già adesso dai visitatori su sedia a ruote.

Il progetto Pompei per tutti

Il progetto, costato tre milioni di euro, si chiama “Pompei per tutti. Percorsi di accessibilità e il superamento delle barriere architettoniche “ ed è realizzato dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo all’interno del “Grande Progetto Pompei”.

Si tratta un intervento realizzato con la collaborazione tecnica di Invitalia, secondo gli standard previsti dal Piano di gestione del sito UNESCO “Aree Archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata”.

I lavori effettuati vogliono soddisfare le esigenze funzionali di fruizione per tutti nel pieno rispetto dei principi di restauro e intervento in aree archeologiche, attraverso l’utilizzo di materiali moderni reversibili e rimovibili in qualsiasi momento.

Per i non vedenti

La nuova passerella rappresenta soltanto la prima fase del progetto di fruizione dell’area di Pompei, che prevede un ulteriore percorso destinato ad ipovedenti e non vedenti.

Si tratta di itinerari tematici realizzati con un sistema integrato di consultazione, con allestimenti multimediali in diversi siti di interesse (Tempio di Iside, Villa Imperiale, necropoli di Porta Nocera, aree di Porta Ercolano, di Porta Stabia, dei Teatri).

Inoltre sarà realizzato un supporto ricostruttivo virtuale dell’antica Pompei al momento dell’eruzione del 79 d.C. con sistema di image mapping e l’installazione di sistemi di orientamento, come mappe tattili e di plastici in 27 punti dell’area archeologica.

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