Consorzio Sociale Co.In., superare l’interdittiva

Il Presidente della XII Commissione Regionale dott. Sergio Pirozzi rivolgendosi ai vicepresidenti del Governo on.li Salvini e Di Maio per complimentarsi dell’approvazione del Decreto Dignità, ha rivolto un appello in merito al Consorzio Sociale COIN. In particolare Pirozzi, nel far rilevare i rischi per l’occupazione di lavoratori disabili e non occupati nelle cooperative sociali aderenti al COIN, chiede che venga superata l’interdizione della Prefettura avvenuta a seguito dei provvedimenti sull’inchiesta c.d. di mafia capitale.

Non si capisce infatti su quali basi tale provvedimento persista! La loro colpa? Appartenere a un consorzio di cooperative nel cui cda era presente Salvatore Buzzi. Poco importa che appena venuto fuori il coinvolgimento di questa persona nell’inchiesta di Mafia Capitale, il Consorzio sociale Coin società cooperativa sociale l’abbia immediatamente estromesso e si sia subito costituita parte civile. Poco importa che sia stato accertato che la cooperativa non ha in alcun modo guadagnato dalla presenza o dagli affari di Buzzi (anzi, semmai è evidente il contrario). La loro colpa? Appartenere a un consorzio di cooperative nel cui cda era presente Salvatore Buzzi. Poco importa che appena venuto fuori il coinvolgimento di questa persona nell’inchiesta di Mafia Capitale, il Consorzio sociale Coin società cooperativa sociale l’abbia immediatamente estromesso e si sia subito costituita parte civile. Poco importa che sia stato accertato che la cooperativa non ha in alcun modo guadagnato dalla presenza o dagli affari di Buzzi (anzi, semmai è evidente il contrario).

Mi auguro – conclude Pirozzi – che il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico e il ministro dell’Interno, vogliamo interessarsi anche a situazioni al limite come queste. Il mondo della disabilità così come della disoccupazione over 40, sono mondi in codice rosso per i quali è richiesta la massima urgenza e il massimo interesse, da esprimere attraverso misure reali. La prima potrebbe essere proprio ripristinare i diritti di queste persone e delle loro cooperative, restituendogli la loro dignità e il loro futuro.”