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Internet con IVA 4% per disabili

Rete meno cara per i disabili

 

Rete meno cara per i disabili

Per i disabili sono previste agevolazioni IRPEF e IVA, teoricamente applicabili anche all’abbonamento a Internet: assistenza dal Fisco per convincere gli operatori. Ne scrive pmi.it

Per le persone appartenenti a categorie protette, come i portatori di handicap, la normativa italiana prevede specifiche agevolazioni. Tra queste figurano anche sgravi IRPEF ed IVA per l’acquisto di ausili tecnici e informatici.
Secondo alcune interpretazioni della norma, l’aliquota agevolata per i mezzi di ausilio potrebbe essere applicata anche agli abbonamenti Internet.

Agevolazioni IVA e IRPEF
In realtà, l’applicazione delle agevolazioni IRPEF al 19% ed IVA al 4% al collegamento internet non è reso esplicito nella Guida dell’Agenzia delle Entrate, anche se si parla di aliquota IVA agevolata al 4% (anziché quella ordinaria del 22%) per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei portatori di handicap di cui all’articolo 3 della legge n. 104 del 1992.

Tra questi, al giorno d’oggi, dovrebbero essere inclusi anche i servizi di connessione in banda larga visto che, per beneficiare delle agevolazioni, i sussidi devono andare a beneficio di persone limitate da menomazioni permanenti di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio e devono consentire loro di perseguire una delle seguenti finalità:

facilitare la comunicazione interpersonale;
facilitare l’elaborazione scritta o grafica;
facilitare il controllo dell’ambiente l’accesso all’informazione e alla cultura;
assistere la riabilitazione.
A confermare la possibilità di ottenere le detrazioni IRPEF al 19% e l’IVA agevolata al 4% anche sui servizi di abbonamento (come quello a Internet) ci sarebbe anche una risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 55/2001, in cui veniva chiarito che rientrano nell’agevolazione i costi di abbonamento a servizi che possano ricondursi alle finalità sopra esposte. Nel caso specifico si trattava di un abbonamento per il soccorso rapido telefonico.

A frenare l’accesso all’agevolazione, in particolare per l’abbonamento alle connessioni internet, vi potrebbe tuttavia essere il vincolo che prevede che, per potersi avvalere di tale agevolazione, occorre produrre una prescrizione medica (di un dipendente dell’Azienda USL) attestante il collegamento funzionale tra menomazione e ausilio prescritto, una copia del certificato di invalidità o handicap, un autodichiarazione in cui si dichiara di avere diritto all’applicazione di aliquota IVA agevolata in base all’articolo 2, comma 9, del Decreto Legge 31 dicembre 1996, n. 669 (convertito dalla Legge 28 febbraio 1997, n. 30 ) e al Decreto 14 marzo 1998.
Va inoltre tenuto conto che tra le menomazioni correlate a tale beneficio, non è prevista la disabilità intellettiva e psichica a meno che non coesistano menomazioni di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio. A conti fatti, dunque l’applicabilità dell’IVA agevolata ai servizi di abbonamento ad internet appare alquanto complessa.
Nel caso in cui si abbiano difficoltà a far applicare tali disposizioni agli operatori telefonici, si consiglia di contattare l’Agenzia delle Entrate stessa che offre assistenza dedicata ai contribuenti con disabilità.
Per avere informazioni e chiarimenti sulle agevolazioni per le persone con disabilità è possibile contattare i referenti di questo servizio presenti in ogni direzione regionale. I contatti sono pubblicati sui singoli siti regionali, dove sono indicate anche tutte le iniziative specifiche di assistenza per le persone disabili.
Le persone disabili accedono inoltre con priorità ai servizi disponibili presso gli sportelli degli uffici dell’Agenzia.

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