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Nuovo contrassegno unificato per persone con disabilità fisica

Dall’ottobre 2021 è entrato a regime il nuovo contrassegno unificato per persone con disabilità fisica, valido in tutta Europa, la caratteristica del Contrassegno Unificato Disabili Europeo (Cude) è che consente, alla persona con disabilità, di circolare dove normalmente agli altri utenti è vietato, su tutto il territorio dell’Unione Europea, non solo in Italia.

Per ottenere il Contrassegno unico disabili europeo, la persona con disabilità deve presentare, presso il proprio Comune di residenza, la richiesta del codice univoco, associato al Cude. Questa procedura può avvenire anche in via telematica, tramite Spid o la carta d’identità digitale.

È necessario inoltre, compilare un apposito modulo indicando, «secondo un criterio di priorità di preferenza, il numero di targa di uno o più veicoli, fino ad un massimo di due», che la persona richiedente intende utilizzare. Il Cude è evidentemente nominale, proprio per questo deve esserci corrispondenza completa tra esso e il documento d’identità. E’ considerato valido per tre anni.

Grazie a questo contrassegno è possibile circolare e sostare nelle zone a traffico limitato (ZTL) e nelle aree pedonali urbane (APU), il possessore può parcheggiare la propria vettura nelle zone adibite, riconoscibili da un’apposita segnaletica.

Per il certificato è necessario essere in possesso di alcuni specifici requisiti. L’organo competente lo consegna previo la presentazione di un certificato medico che attesti la propria condizione di disabilità e che deve soddisfare i criteri stabiliti dalle autorità competenti.

Il Cude è personale, nel senso che il suo titolare può fruirne su qualsiasi veicolo abbia a disposizione. Bisogna però ricordare che quando si utilizza un altro veicolo, si deve comunicare la targa, se si vuole evitare che arrivino sanzioni per infrazioni rilevate da sistemi automatici.

Le regole generali possono comunque variare da Paese a Paese, proprio per questo è bene conoscerle per capire a cosa si può andare incontro e capire se si rientri in questa categoria.

 

 

Photo: Gonews.it

 

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