Primo censimento italiano dei senza dimora

Ha preso avvio il 31 marzo, con la ‘Notte della solidarietà’ lo studio della popolazione senza dimora del territorio comunale di Roma, iniziativa voluta dall’assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Statistica.

Obiettivo del progetto è riuscire a rispondere in modo puntuale e più efficiente ai bisogni delle persone più fragili ed emarginate con un censimento che, con l’ausilio di un questionario, riesca a condurre un’indagine qualitativa raccogliendo informazioni socio-sanitarie, ma anche personali, sulla persona che vive per strada.

Seguendo le indicazioni ETHOS dell’Unione Europea, che identifica i parametri della “grave esclusione abitativa”, si è deciso di effettuare una rilevazione nel corso di una notte, con l’obiettivo di individuare il maggior numero possibile di senza tetto che vivono per strada, in macchina e nei parchi cittadini.

Per realizzare con efficacia e precisione tale indagine, l’Amministrazione ha coinvolto in questa prima fase le forze sociali e i cittadini che, in modo volontario, già aiutano i senza tetto e un nutrito gruppo di studenti universitari dell’Università di Tor Vergata.

Circa 200 volontari, che hanno seguito due incontri di formazione, hanno effettuato le interviste ai senza dimora presenti nel rione Esquilino e nell’area intorno a Piazza dei 500.

“Con questo strumento avremo più dati e anche più domande da porci per aggiornare i nostri servizi”, spiega l’assessore alle Politiche sociali Barbara Funari in occasione della prima tappa del censimento condotto insieme all’Istituto nazionale di statistica (Istat). «È un’indagine innovativa dal punto di vista metodologico”, commenta la direttrice Istat per le Politiche sociali e il Welfare Cristina Freguja.

 

“Le informazioni raccolte saranno rese note a maggio, ma il censimento andrà avanti fino alla fine dell’anno. “Raggiungeremo anche i quartieri più periferici»”, anticipa l’assessore Barbara Funari. “Quello di Roma è un banco di prova importante per testare la metodologia dell’indagine che l’Istat vorrebbe replicare, a partire dal 2024 e ogni tre anni, in tutte le principali città italiane”.

 

 

Photo: Romasette.it