Sinonimo di inclusività: è la Bebe Vio Academy

A Milano, in via Iseo 10, si trova uno dei progetti più rivoluzionari del panorama italiano: la Bebe Vio Academy, la prima accademia, propedeutica e gratuita, di avvicinamento allo sport che coinvolge ragazzi dai sei ai quindici anni con e senza disabilità.

Bebe Vio dice: “Voglio espandere il mio progetto. L’obiettivo è vedere un giorno atleti olimpici e paralimpici allenarsi insieme: a Rio 2016 era così, tutti insieme nella stessa stanza a condividere gioie e passioni. Il mio sogno è poter far rivivere quella scena in tutte le nazioni del mondo, e sono sicura di poterci riuscire”.

La scherma non è l’unica disciplina che i ragazzi imparano, l’Academy si occupa di diversi sport: sitting volley, basket in carrozzina, calcio integrato, atletica ma il più gettonato rimane il calcio.

I ragazzi raccontano le loro storie, c’è un omone alto quasi due metri che assiste divertito alle interviste e conosce il nome di tutti: è Peppe Cerqua, ma tutti lo chiamano “Peppone”, ex rugbista e storico preparatore atletico di Bebe Vio e dei partecipanti dell’Academy. Che non riesce a scegliere un aneddoto da raccontare: “Sarebbe riduttivo, perché ogni giorno succede qualcosa. La più bella è che i ragazzi hanno fatto veramente gruppo, spesso escono e vanno a mangiare tutti insieme; questa è la soddisfazione più grande”, dice Giuseppe Cerqua.

L’Academy è un programma pluriennale di attività multi-sportive per aiutare i bambini con e senza disabilità ad integrarsi nella società attraverso lo sport. Quelli che potranno praticare in accademia sono 5: calcio amputati, atletica, basket in carrozzina, sitting volley e scherma. I corsi durano 4 mesi (2 allenamenti a settimana) e sono totalmente gratuiti grazie all’importante supporto del Comune di Milano e di tante società, federazioni e Università che hanno creduto in questa iniziativa.

La Bebe Vio Academy è un progetto pensato da Bebe in partnership con Nike; è organizzata e gestita dall’Associazione art4sport ONLUS. È un programma inclusivo che ha come obiettivo la promozione dello sport paralimpico ed è incentrato sulla visione di Bebe: rendere lo sport accessibile per tutti.

 

 

Photo: Vanityfair.it