In tre punti della Regina Viarum verranno installate le videocamere: sarà garantito l’accesso alle attività commerciali ma non l’utilizzo dell’antica strada per il semplice “attraversamento“.
Tre varchi elettronici per impedire all’Appia Antica di essere impiegata come strada di attraversamento. È questa la formula su cui, il Campidoglio ed il ministero dei trasporti, hanno concordato per mettere al sicuro la Regina Viarum e chi vorrebbe percorrerla a piedi o in bicicletta.
Le intenzioni dell’amministrazione, al netto delle proposte naufragate in passato, è rimasta salda: ridurre il traffico veicolare sull’Appia Antica. Per riuscirvi si punta ad installare degli occhi elettronici in tre punti. Il primo si trova all’altezza di Porta San Sebastiano e quindi di via delle Mura Latine. Il secondo tra via Appia Antica e via Appia Pignatelli ed il terzo nel punto in cui s’incontrano via delle Sette Chiese con via Ardeatina.
La modalità individuata garantisce il raggiungimento di ristoranti, vivai ed altre attività commerciali presenti in quei primi due chilometri di Appia Antica. Il modo per riuscirvi è consentire l’ingresso e l’uscita dallo stesso varco. In quel caso gli automobilisti non saranno sanzionati. Se l’occhio elettronico registra solo l’ingresso da uno dei punti in cui è posizionato, allora si deduce che la strada sia utilizzata solo come arteria di attraversamento. Ma lo status di “scorciatoia” mal si addice ad una strada che, nel 2024, è diventato patrimonio mondiale dell’Unesco: il sessantesimo sito con queste caratteristiche in Italia.
“Bene il Comune di Roma, finalmente il primo tratto della Regina Viarum potrà essere liberata dalla tenaglia terribile del traffico con l’attuazione di un provvedimento semplice ma evidentemente anche faticosissimo da realizzare – ha commentato Roberto Scacchi, numero uno di Legambiente nel Lazio – Sono passati infatti quasi dieci anni, in attesa della fine del percorso, tra mancate autorizzazioni, ritardi burocratici e periodi con amministrazioni che questi iter li hanno frenato più che accelerarli: oggi va dato atto a Comune e Municipio di aver perseguito e ottenuto il risultato migliore”. La richiesta, infatti, era stata formulata già nel 2022.
L’impegno per preservare la Regina Viarum non si esaurisce qui. Romani e turisti che a piedi o in bicicletta la vogliono percorrere, non possono essere costretti a farlo in fila indiana, col timore di essere investiti dalle auto che, seppure autorizzate, viaggiano a velocità potenzialmente pericolose. Al riguardo l’associazione del cigno verde ha preso l’impegno di chiedere “una disciplina di traffico che imponga, su quella porzione di Appia Antica, la marcia sotto i 20 km orari alle vetture”. E ciò significa che oltre ai varchi, sui primi due chilometri della Regina Viarum, serviranno anche degli autovelox.
Fonte: Romatoday.it
Photo: Romatoday.it