Aipd e le testimonianze legate all’esperienza formativa del poter votare

 Aipd e le testimonianze legate all’esperienza formativa del poter votare partecipando alla politica del Paese. L’associazione nelle settimane precedenti al Referendum aveva realizzato e diffuso una guida.

 Il quorum non si è raggiunto, il referendum è andato a monte. Ma il voto è stato, per tanti, – spiegano da  un’esperienza non solo importante, ma formativa e gratificante: un’affermazione del proprio essere adulti e di voler partecipare, con consapevolezza e determinazione alla vita sociale e politica del Paese. Testimonianze importanti arrivano, in tal senso, da diverse sezioni territoriali di Aipd, l’associazione italiana delle persone con sindrome di Down. Ricordano anche dall’Aipd – che, nelle settimane che hanno preceduto il voto, l’associazione ha non solo realizzato e diffuso una Guida al voto, ma ha organizzato anche incontri e simulazioni, per aiutare le persone con sindrome di Down a compiere una scelta consapevole.

La partecipazione delle persone con sindrome di Down è una conquista di cittadinanza, autonomia e consapevolezza ha commentato Gianfranco Salbini, presidente di Aipd NazionaleVotare non è soltanto mettere una croce su una scheda: è affermare che si è parte attiva della comunità, che si ha voce e che si può contribuire. Le testimonianze che arrivano dalle nostre sezioni in tutta Italia raccontano un’Italia che la possibilità di crescere nel riconoscimento della dignità, dei diritti e delle competenze delle persone con sindrome di Down. L’Aipd continuerà a lavorare ogni giorno per questo: perché la partecipazione non sia un’eccezione, ma la normalità. Grazie a chi ha accompagnato questo percorso“.

Ecco alcune delle testimonianze dalle sezioni, da nord a sud Italia:

Dalla sezione di Catania: “alcuni dei nostri ragazzi hanno esercitato il loro diritto al voto, compiendo il loro dovere di cittadini. La democrazia è più bella quando è per tutti!“.

Da Barletta: “abbiamo votato! L’esempio di cittadinanza attiva e la volontà di esercitare i nostri diritti sono parte di un progetto molto più ampio, quello di vita! Perché #ilmiovotoconta“.

Antonio ha esercitato il suo diritto al voto e compiuto il suo dovere da cittadino“, lo dicono da Campobasso.

Da Cosenza: “oggi ho votato. Per me. Per tutti. Perché il mio voto conta“.

Da Napoli: “quando voti, dici la tua idea. Aiuti l’Italia a prendere decisioni importanti. Nessuno può scegliere al posto tuo. Tu conti. Il tuo voto conta. Sempre!“.

Giulia ha esercitato il suo diritto al voto e compiuto il suo dovere da brava cittadina” da  Mantova.

Da Reggio Calabria, “Flavio ha votato per la prima volta“.

Da Parma, arriva l’espressione soddisfatta di Federico, che: “ha esercitato il suo diritto al voto e ha compiuto il suo dovere di cittadino. Grazie Fede! Il tuo voto conta!“.

Da Bergamo: “Abbiamo letto, capito e pure votato. E no, nessuno ci ha suggerito le risposte. Oggi uno dei nostri ragazzi ha fatto il suo dovere da cittadino al referendum dell’8 giugno. Grazie alla guida al voto di Aipd Nazionale, ha capito bene di che si parlava… e ha deciso da solo cosa mettere sulla scheda. Spoiler: non ha copiato da nessuno!“.

“Alla luce di queste testimonianze, vien da dire che “il tuo voto conta“. Sempre, a prescindere dal risultato“, concludono dall’associazione.

Nell’immagine, dalla pagina Fb di Aipd  Parma, Federico.

Credit testo e foto: https://www.aipd.it/site/il-quorum-non-ce-stato-ma-il-nostro-voto-conta-elettori-con-sindrome-di-down-alle-urne/

Fonte: Superabile.it

Photo:www.aipd