Londra, una mostra sul mondo visto dalle persone con disabilità. “Non siamo eccezioni, siamo creatori”.
Fino al 7 febbraio 2026, il Victoria & Albert Museum di Londra ospita “Design & disability”, una mostra che ribalta lo sguardo tradizionale sulla disabilità, trattandola non come eccezione ma come condizione umana universale e spazio creativo. Curata da Natalie Kane dopo oltre cinque anni di lavoro, l’esposizione raccoglie oggetti, opere, abiti e arredi realizzati da persone con disabilità come inventori, stilisti e artisti. L’obiettivo è andare oltre la funzionalità di rampe o accessori semplificati, valorizzando chi ha reinventato lo spazio e la moda in base alle proprie esigenze, trasformandole in bellezza e racconto personale.
Suddivisa in tre sezioni – Visibility, Tools e Living – la rassegna indaga come creativi di tutto il mondo abbiano sfidato l’abilismo e cercato forme di autorappresentazione. Tra le opere, gli autoritratti dell’artista giapponese Mari Katayama, nata senza una mano e senza tibie, che nel “High heel project” ha progettato protesi con tacchi alti in collaborazione con Sergio Rossi, rivendicando il diritto alla femminilità. In mostra anche un elegante abito di Kathy D. Woods, prima afroamericana a creare una collezione per persone di bassa statura, e i costumi spettacolari di Maya Scarlett per il Carnevale di Notting Hill, nonostante la fatica fisica dovuta all’ectrodattilia. Spazio pure al gruppo Drag Syndrome, performer con sindrome di Down che sfidano stereotipi e rivendicano la propria identità, immortalati dal fotografo Scallywag Fox. Tra i simboli esposti, la t-shirt “Piss on pity”, slogan di protesta degli anni ’90 contro la narrazione pietistica delle persone con disabilità. Il percorso stesso della mostra è progettato per essere accessibile a tutti, incarnando un messaggio di inclusione attiva e di gioia, con l’auspicio che designer e aziende continuino ad ascoltare chi ha già trovato soluzioni adattive.
Fonte: Superabile.it
Photo: Superabile.it
