Home Cultura Mariangela FORCINA. FRONTIERE

Mariangela FORCINA. FRONTIERE

Gornja Bistra, uno scatto dal reportage realizzato da Mariangela Forcina nell'ospedale pediatrico croato
Frontiere: il Parco delle Innovazioni Sociali propone una personale della fotografa Mariangela Forcina con la proiezione del documentario Badami (nella foto uno scatto da Outside-Inside of Us selezionato per la mostra: Courtesy Mariangela Forcina)
Frontiere: il Parco delle Innovazioni Sociali propone una personale della fotografa Mariangela Forcina con la proiezione del documentario Badami (nella foto uno scatto da “Outside-Inside of Us” selezionato per la mostra | courtesy Mariangela Forcina)

Il Parco dell’Innovazione Sociale ospita da sabato 28 marzo una personale della fotografa con la proiezione del suo documentario BADAMI

«In realtà la fotografia di per sé non mi interessa proprio; l’unica cosa che voglio è fissare una frazione di secondo di realtà», affermava il grande fotografo francese Henri Cartier Bresson. Di questo approccio filosofico allo scatto e all’essenzialità dell’immagine come racconto del reale si trova testimonianza nei lavori di Mariangela Forcina, il cui occhio ha una particolare sensibilità ed espressività nel raccontare il sociale ed i suoi margini. Per questo motivo il Parco delle Innovazioni Sociali di Torricola ha voluto offrire i suoi spazi per esporre le foto più significative dei suoi reportage, con un editing rivisto per l’occasione dall’autrice stessa. La personale sarà anche l’occasione per proiettare il suo documentario Badami – che è anche un reportage fotografico – su “l’universo delle badanti”, realizzato per il Presidio del Lazio nel contesto di un progetto finanziato dalla Regione lazio. L’evento è gratuito.

Mariangela Forcina. Sociale.it dedica una personale alle opere realizzate dalla fotografa negli ultimi 5 anni

In mostra gli ultimi 5 anni di percorso artistico di Mariangela Forcina

Il materiale selezionato per la personale è il risultato di una ricerca condotta nel corso degli ultimi cinque anni ed espressa mediante foto e video intorno e dentro temi sociali più cari all’artista, “…Un viaggio nella metafora della vita, imprevedibile e senza copione, che offre la possibilità di guardare, osservare, entrare nell’intimo di una condizione logora l’interpretazioni e stereotipi, attraversando le silenziose attese celate tra le mura domestiche per raccontare i gesti, gli sguardi, le ombre, i toni…”, come ha scritto Larzia Lo Guzzo, curatrice del progetto Badami, nella presentazione del lavoro realizzato Mariangela Forcina nell’ambito del progetto. La personale si compone di scatti selezionati dai reportageGornja Bistra“, realizzato nel 2010 in un ospedale pediatrico croato per malattie croniche, ereditarie e metaboliche in cui i malati restano ricoverati anche quando sono ormai  adulti, “Outside-Inside of US“, del 2011, che racconta le vite di bambini ed adolescenti in ospiti di una casa famiglia di Arnara, un paesino del basso Lazio e, appunto, “Badami“, reportage video e fotografico su tre donne rumene che lavorano nel nostro Paese come “badanti”, ma che, dietro a questa etichetta, hanno vite e storie che vanno ben al di là del puro e semplice lavoro di cura in famiglia e con anziani e malati. In videoslide show, invece, tre reportage di viaggio. Da “Mekong“, realizzato nell’agosto del 2009 dalla Thailandia al Vietnam navigando lungo le sponde del grande fiume indocinese, a “A Intence Afternoon”, del 2010, con foto scattate in un Campo Rom alla periferia di Zagabria. Infine, se gli altri lavori presentati nella personale hanno una forte valenza di narrazione del sociale attraverso luoghi, volti e storie, l’ultimo lavoro, “Visiones mexicana“, realizzato in Messico nel corso di due mesi di viaggio nell’estate del 2010, ha invece più il sapore di una riflessione intimista, certamente differente nell’approccio e nella narrazione, ma che nella forma conferma il fil rouge che accomuna ogni lavoro di Mariangela Forcina: l’intensità e la sintesi espressiva.

Gornja Bistra, uno scatto dal reportage realizzato da Mariangela Forcina nell’ospedale pediatrico croato

Come raggiungere il Parco delle Innovazioni Sociali ed accessibilità

  • In auto dall’Appia Nuova o dall’ardeatina, girare su via di Torricola.
  • In bus 789 (capolinea America o Cinecittà) fermata Stazione di Torricola/Torricola.
  • In treno, Ferrovie regionalii del Lazio FL7 e FL8, fermata Stazione di Torricola (la sede del Parco delle Innovazioni Sociali è poche centinaia di metri e può essere raggiunto a piedi o prendendo il bus 789 alla fermata della Stazione di Torricola e scendendo alla fermata successiva Stazione di Torricola/Torricola).

La sede del Parco delle Innovazioni Sociali è accessibile e dotata di servizi accessibili: per esigenze specifiche o informazioni a proposito dell’accessibilità, contattare comunicazione@sociale.it.

Ufficio stampa e informazioni

comunicazione@sociale.it

Exit mobile version