Il dolore di Sylvester Stallone: “Quando a mio figlio diagnosticarono l’autismo fu un momento devastante”

Il dolore di Sylvester Stallone: “Quando a mio figlio diagnosticarono l’autismo fu un momento devastante”.

Un giorno, quando aveva 2 anni, il figlioha iniziato a rifiutare qualsiasi tipo di affetto”. Sylvester Stallone torna a parlare del momento difficile legato alla diagnosi di autismo del figlio Seargeoh, avvenuta quando il bambino aveva appena due anni. “Lo abbiamo portato dal medico e ci hanno detto: “È autistico“. E io ho risposto: “Dev’esserci un errore, non può essere”, le parole di Sylvester Stallone riportate da cinematographe.it. “È sempre con te, ed è un vuoto che non verrà mai colmato. È una di quelle cose che ti cambiano per sempre. Ti chiedi se hai sbagliato qualcosa, se è colpa tua. Poi, a volte, provi a essere filosofico, ma il dolore resta”. La diagnosi di Seargeoh è stata per lui un punto di svolta umano, più ancora che professionale. “L’ultima volta che sono davvero crollato è stato quando al mio secondo figlio è stato diagnosticato l’autismo. È stato un momento devastante, il dolore più grande che abbia mai provato”. L’attore ha anche ricordato come questa esperienza lo abbia reso meno tollerante verso chi, pur avendo salute e possibilità, rinuncia a impegnarsi: “Mi ha reso impaziente con le persone che hanno tutto e poi si arrendono”.

Fonte: Superabile.it

Photo: Superabile.it