Expo 2015, decalogo per l’accessibilità

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Expo 2015

Linee guida elaborate dalle associazioni per l’evento di Milano

Si sta cercando di dare una dimensione sociale alla prossima Expo 2015 di Milano. Adesso è arrivato un decalogo dell’accessibilità, elaborato dalle associazioni per la tutela della disabilità che si sono attivate per l’occasione.

Le linee guida sono state presentate durante il convegno conclusivo della tre giorni “Per un’Expo 2015 aperta, inclusiva e accessibile”, organizzata alla Fabbrica del Vapore da Consorzio sociale Light e Fondazione Cascina Triulza.

“L’organizzazione di un evento inclusivo richiede attenzione ai singoli problemi che le persone possono incontrare e che molti problemi, anche se non tutti, possono essere risolti con interventi che richiedono solo una reale attenzione alle necessità di tutti”, si legge nell’introduzione.

Queste le raccomandazioni:

  1. Gli scivoli servono a tutti, per esempio agli anziani o alle donne con il passeggino in gravidanza.
  2. Le indicazioni per raggiungere un luogo devono essere anche in forma visiva ingrandita e in forma tattile.
  3. I percorsi devono essere organizzati in modo semplice per poterli visualizzare, variando la qualità della superficie.
  4. Gli accessori degli spazi e dei bagni devono essere di colori contrastanti per essere visibili anche agli ipovedenti.
  5. Distributori di cibi e bevande, totem informativi e altri impianti automatici devono prevedere sia l’audio per i ciechi sia visualizzazioni per i sordi.
  6. Bisogna rendere accessibili per tutti i siti internet ed i materiali stampati, anche in braille.
  7. I banchi devono essere in una posizione visibile e accessibile, anche da chi è su una sedia a rotelle.
  8. Assicurarsi che nei convegni sia disponibile un’interprete Lis o una sottotitolazione in tempo reale.
  9. I sistemi di allarme non possono essere solo sonori, ma anche visivi, ripetuti sui sistemi elettronici.
  10. Il personale deve essere formato per gli eventuali problemi che incontrano le persone con disabilità.

Manager e taxi

Intanto è stato nominato il disability manager di Expo 2015: Fosca Nomis, 38 anni torinese. Insieme a lei è stato creato un gruppo di lavoro sull’accessibilità che è trasversale a tutti i settori della società.

Nello stesso tempo è stato inaugurato il primo dei 20 taxi ecologici a misura di disabili. I taxi sono stati attrezzati grazie al contributo del Comune di Milano (200mila euro) in collaborazione con la Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha).

Saranno taxi in funzione per 16 ore al giorno e quindi per ogni auto lavoreranno alternandosi due autisti. Chi chiama o prenota un taxi dovrà solo specificare che ha bisogno del taxi accessibile.