Cyberlegs per tornare a camminare

(Internet)
Il sistema robotico Cyberlegs

Un progetto per la sostituzione dell’arto amputato

Sarà più facile tornare a camminare dopo un’amputazione grazie alle gambe bioniche Cyberlegs, risultato di un progetto innovativo che unisce protesi e robot indossabile.

Il progetto europeo Cyberlegs (“The CYBERnetic LowEr-Limb CoGnitive Ortho-prosthesis”) è coordinato dall’ Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con la Université catholique de Louvain (Belgio), Vrije Universiteit Brussel (Belgio), Univerza v Ljubljani (Slovenia) e la Fondazione Don Carlo Gnocchi di Firenze

L’obiettivo scientifica e tecnologico del progetto è lo sviluppo di un sistema cognitivo artificiale di sostituzione funzionale per arti inferiori e per l’assistenza nelle attività della vita quotidiana.

Sistema robotico innovativo

Cyberlegs è un sistema robotico costituito di una gamba artificiale in sostituzione dell’arto amputato e un’ortesi attiva portabile (tutore) per assistere l’arto collaterale.

Tecnologie complesse che si servono di un sistema di sensori indossabili (scarpe “intelligenti”) che consentono di riconoscere il movimento desiderato dalla persona, traducendolo in un comando di movimento ai motori della protesi.

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Le gambe bioniche restituiscono così la possibilità di una camminata più sicura ed efficiente e con minore sforzo fisico, imprimendo ai movimenti la regolarità di una falcata ritmica e sicura.

Tendono anche ad abbassare il più possibile il rischio di caduta, con strategie che aiutano a riconoscere in tempo reale e mitigare un possibile scivolamento.

Presentato a Firenze

Finora 11 persone hanno provato le gambe bioniche presso la Fondazione Don Gnocchi di Firenze.  I risultati del progetto europeo Cyberlegs  sono stati presentati il 16 marzo al Centro IRCCS “Don Carlo Gnocchi” di Firenze, con dimostrazioni dal vivo delle funzionalità e dell’utilizzo dei sistemi sviluppati in tre anni di ricerche.

Il coordinatore del progetto Nicola Vitiello ha mostrato i nuovi sistemi robotici indossabili che permetteranno di far muovere in sicurezza e in autonomia le persone.

«Stanno aumentando le persone anziane amputate e per loro poter lasciare stampelle e sedie a rotelle è un grande successo», dice Maria Chiara Carrozza, fondatrice e coordinatrice del progetto fino al 2013.