Un questionario online abbatte il tabù della sessualità “disabile”.
Avevamo già qualche tempo fa affrontato l’argomento della sessualità nel mondo della disabilità in un altro articolo su sociale.it. Ad affrontare l’argomento in maniera molto interessante ultimamente è stato lo psicologo Lelio Bizzarri, con un questionario online.
Ma se una persona disabile si innamorasse di te? Questa è una delle 30 domande contenute nel questionario «Sessualità e disabilità: indagine su atteggiamenti ed esperienze». Un questionario “rigorosamente anonimo”, si precisa subito sotto il titolo, per “mettere le persone in condizione di esprimersi sull’argomento senza condizionamenti sociali”.
Il dott. Lelio Bizzarri, che ha elaborato il questionario, spiega che da anni si occupa del tema : “Ho riscontrato che, in letteratura così come nelle condivisioni di operatori, genitori e persone disabili stesse, questo è un argomento tabù come se le persone con disabilità non fossero contemplabili come potenziali partner. D’altro canto però, ho conosciuto decine di persone disabili, anche con gravi patologie, che hanno rapporti sessuali, storie sentimentali o hanno avuto dei figli insieme al proprio partner, sia questo disabile o no. Allora mi sono chiesto se questi assunti circa l’indesiderabilità delle persone disabili siano davvero così incrollabili”.
Il questionario, pubblicato quest’estate, ha riscosso grande interesse e curiosità, tant’è che sono state già raccolte oltre 1.000 schede. Lo screening è ancora in corso, ma Bizzarri intanto anticipa qualche osservazione e qualche dato in alcune interviste rilasciate alla stampa, prima della della presentazione dei dati complessivi della ricerca che avverrà a Roma il 1 dicembre presso la sede dell’Ordine degli Psicologi del Lazio.
Da una prima lettura dei dati, emerge che la maggioranza schiacciante delle persone riconoscono la normalità di desideri sessuali e sentimenti nelle persone con disabilità con una persona con disabilità fisica o sensoriale e che quasi la metà non esclude la possibilità di coinvolgersi sessualmente e sentimentalmente con una persona con disabilità fisica o sensoriale. Solo 17 intervistati (l’1,86%, del campione) escludono categoricamente che potrebbero ricambiare. “Ciò testimonia che il tabù sessualità e disabilità comincia a crollare – afferma Bizzarri, che però aggiunge – Stando ai dati, mentre tanti si dichiarano teoricamente disponibili a una relazione con un partner disabile, ancora pochissime sono, in effetti, le “coppie miste”. ”
Un altro dato importante emerge da questo primo screening dei questionari che merita una precisazione. Una leggera resistenza si evidenzia rispetto a comportamenti sessuali da parte di persone con deficit cognitivi: l’8% degli intervistati ha infatti dichiarato che non è normale: una percentuale che scende al 3% nel caso dei disabili motori e sensoriali”. Quasi la metà non esclude relazione con disabile. Per quanto riguarda il possibile coinvolgimento personale in una eventuale relazione con un partner disabile, 431 intervistati (45% del campione) non escludono un coinvolgimento sentimentale con una persona con disabilità motoria o sensoriale. E solo 17 (1,86%,) escludono categoricamente che potrebbero ricambiare. “Sarà interessante però capire se e come variano gli atteggiamenti in funzione delle variabili demografiche e soprattutto rispetto al fatto di essere disabile o meno – spiega Bizzarri – Anche qui infatti esiste un pregiudizio: che cioè l’essere disabile predisponga positivamente verso altre persone con disabilità. Il questionario ci aiuterà a capire se sia davvero così”.
Molti gli argomenti di discussione che potranno essere approfonditi nel corso della presentazione dei dati complessivi della ricerca, che si svolgerà il 1 dicembre presso la sede dell’Ordine degli Psicologi del Lazio dalle 9 alle 13 , Via del Conservatorio, 91, Roma. L’ingresso è gratuito ma i posti sono limitati, pertanto è necessaria la prenotazione questa pagina, dove trovate anche tutte le informazioni di accessibilità della sede e su come arrivare.