In3dibile, ausili personalizzati in stampa 3D

(Internet)
Il progetto In3edible

Saranno realizzati in collaborazione presso Makers Modena FabLab

Alcuni gesti quotidiani come aprire una caffettiera, afferrare le chiavi di casa  o maneggiare forchette o bicchieri possono risultare operazioni complicate per le persone affette da alcuni tipi di  disabilità.

Il progetto “In3dibile”promosso dallo studente emiliano Angelo Bottini, si propone di utilizzare la stampa 3D per realizzare ausili unici e personalizzati in grado di rispondere alle loro esigenze.

L’idea è stata presentata lo scorso sabato 7 novembre presso il Makers Modena FabLab, partner del progetto in collaborazione con il Corso di Laurea in terapia occupazionale all’ Università di Modena e Reggio Emilia e Fondazione Democenter.

La stampa 3D per la disabilità

Molte persone con problemi agli arti superiori tendono a non utilizzare oggetti e strumenti in grado di migliorare molto la loro vita, preferendo rinunciare con conseguenti ricadute psicologiche.

La stampa 3D può ovviare a questi problemi, ma per questo servono anche le indicazioni specifiche dei pazienti, qualcuno che sappia tradurle in idee progettuali e poi una tecnologia  in grado di trasformare le idee in un oggetto funzionale e a basso costo.

E partecipare alla progettazione e alla creazione degli oggetti può creare crea un legame diretto con le persone, che aiuta a superare le difficoltà psicologiche e pratiche nell’utilizzo degli ausili.

Nei laboratori di Modena FabLab

I rappresentanti dell’ Università di Modena e Reggio Emilia, del Politecnico di Milano e i pazienti di Amrer (Associazione malati reumatici),  già coinvolti dagli studenti di terapia occupazionale, parteciperanno all’inizio delle attività di laboratorio che si terranno sabato pomeriggio, insieme a tutti coloro chi siano interessati al progetto In3dibile.

Per chi volesse avere maggiori informazioni sui terapisti occupazionali e sugli ausili, può rivolgersi al servizio di riabilitazione della mano del Policlinico di Milano.

Inoltre è possibile recarsi al Makers FabLab di Modena dove periodicamente i terapisti coinvolti nell’iniziativa saranno disponibili alle richieste del pubblico.