Codice Appalti e Direttive Europee: in Gazzetta la legge delega n. 11/2016

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del Disegno di legge di delega del nuovo Codice degli appalti

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29/01/2016 la Legge 28 gennaio 2016, n. 11 recante “Deleghe al Governo per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”.

Si chiude così un tira e molla cominciato il 17 aprile 2014 (data di entrata in vigore delle 3 direttive europee), ma che ancora dovrà portare alla definizione (entro il 18 aprile 2016) delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alle direttive stesse.

Come scritto nell’art. 1 della legge delega n. 11/2016, il Governo è delegato ad adottare, entro il 18 aprile 2016, un decreto legislativo per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, rispettivamente sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché, entro il 31 luglio 2016, un decreto legislativo per il riordino complessivo della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, ferma restando la facoltà per il Governo di adottare entro il 18 aprile 2016 un unico decreto legislativo per tutte le materie, nel rispetto dei principi e criteri direttivi generali di cui all’articolo 32 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, e dei principi e criteri direttivi specifici previsti dalla legge delega.

Confermate alcune disposizioni fortemente volute dagli operatori del settore:

  • l’eliminazione dell’incentivo del 2% ai progettisti interni alle P.A.;
  • la limitazione all’appalto integrato;
  • la razionalizzazione del quadro normativo in materia di appalti pubblici e di concessioni a fini di semplificazione dei procedimenti;
  • la trasparenza e pubblicità delle procedure di gara;
  • la riduzione degli oneri documentali a carico dei soggetti partecipanti alle gare;
  • la sostituzione del criterio del massimo ribasso con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, anche nei servizi ad alta intensità di manodopera

Fonte: lavoripubblici.it