2,800 Km in bicicletta per aiutare gli orfani russi

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L’associazione friulana GeoforChildren organizza un viaggio in bicicletta da Trieste a Mosca con lo scopo di raccogliere fondi per orfani russi

2,800 chilometri in bicicletta, partendo da Trieste, arrivando a Mosca e attraversando altre cinque nazioni, non sono affatto pochi. A lanciarsi nell’impresa, il prossimo 29 luglio, saranno il Presidente dell’associazione friulana GeoforCHILDREN Paolo Ferraris, suo fratello Alessandro, informatore medico-scientifico, e Arturo Giustina, il socio fondatore del centro di fitness Starbene Group. L’associazione GeoforCHILDREN, come scritto sulla home page del suo sito web, “nasce con l’obiettivo di aiutare i bambini sfortunati, orfani o abbandonati dai propri genitori che non possono prendersi cura di loro” e non si limita a raccogliere il denaro, ma si preoccupa “direttamente dell’approvvigionamento di quanto necessario“.

Paolo Ferraris, Arturo Giustina, Alessandro Ferraris, il team che affronterà l'arduo viaggio in bicicletta
Paolo Ferraris, Arturo Giustina, Alessandro Ferraris, il team che affronterà l’arduo viaggio in bicicletta

L’associazione ha sede a Ronchi dei Legionari, un comune in provincia di Gorizia che ospita il rinomato aeroporto del Friuli Venezia Giulia; i rappresentanti dell’ associazione quindi potrebbero facilmente raggiungere la capitale russa in aereo, ma hanno scelto, indubbiamente, una strada molto più tortuosa e faticosa.

Lo scopo dell’iniziativa: aiutare orfani russi

Quest’iniziativa, che ha qualche analogia con il tour Siracusa-Milano in handbike di Samuel e Martino che abbiamo raccontato in quest’articolo, ha lo scopo principale di alimentare il fondo “Una porta per la Vita” con la finalità di aiutare ragazzi russi tra i 10 e i 18 anni che vivono in istituti per orfani. Queste strutture d’accoglienza, in Russia, di solito non riescono a dare ai ragazzi un livello di educazione e di istruzione paragonabile a quello fornito dal binomio famiglia-scuola e le statistiche dicono che l’ 80% di questi ragazzi non riesce ad integrarsi completamente nella società.

Come si finanzia il fondo e come verrà impiegato: la parola al Presidente

Abbiamo contattato via e-mail il già citato Presidente dell’ associazione GeoforCHILDREN Paolo Ferraris, che ci ha spiegato sia come si finanzia il fondo, sia come esso andrà impiegato per aiutare gli orfani russi:
L’idea è quella di coinvolgere più aziende possibili e dedicare ogni tappa ad uno sponsor che farà una donazione diciamo importante: la quota così ricavata si sommerà alle quote relative alle due cicloturistiche che stiamo organizzando, che corrispondono alla prima e all’ultima tappa.

Poi ci dovrebbero essere le donazioni della gente comune .. a questo noi ci teniamo particolarmente perché sarà il termometro della sensibilità della gente e di quanto saremo riusciti a penetrare nel loro quotidiano facendo fare loro una riflessione, anche se di solo un minuto, sul problema coinvolgendoli a donare anche piccole somme, nel rispetto delle possibilità .. perché il nostro obiettivo è quello di coinvolgere e informare la gente con lo spirito che la somma di piccole somme fanno le grandi somme e che la somma di piccoli gesti muove i grandi cambiamenti…

Si vuole anche puntualizzare, a scanso di equivoci ed incomprensioni, che il 100% del ricavato dalle donazioni sarà destinato all’associazione e alla causa.. tutte le spese relative al viaggio ed all’iniziativa saranno coperte dalle Aziende che rappresento, ossia la Geoclima e la Geoflange, e questa è una cosa importante…

La Russia è solo il primo paese.. poi gli interventi si dovranno ripetere su altri paesi che hanno gli stessi problemi.. In Russia i dati sono allarmanti .. si parla di 700mila orfani ed oltre l’80% rappresentato da orfani sociali, ovvero bambini che hanno i genitori ma che provengono da famiglie disagiate, con problemi di droga, alcolismo e anche purtroppo molto spesso di abusi.. “Una porta per la vita” nasce della sentita necessità di dare una fisionomia e unicità all’associazione anche per il futuro.

Parlando infatti con le assistenti sociali, frequentando gli orfanatrofi, facendosi anche un’idea sul campo delle necessità che ci sono abbiamo capito che il grosso problema non è solo quello dell’adozione (leggi burocrazia..), ma quello poi dell’inserimento in società una volta che raggiunta la maggiore età quando le porte dell’orfanatrofio si aprono e il ragazzo si trova a dover affrontare il mondo reale che forse ha visto poco e molto spesso per niente ..

Noi abbiamo deciso di dare il nostro contributo facendo in modo insegnare loro un mestiere con corsi interni nelle case piuttosto che stage in aziende di modo che possano imparare a diventare, che so, elettricisti piuttosto che muratori, impiegati, tecnici in qualche campo .. a seconda delle loro attitudini ed ambizioni .. di modo, una volta usciti dalle case, di avere una reale opportunità di trovare lavoro e di inserirsi nella società e non stando ai margini di essa..

La Baby House di Mosca n.6, una delle strutture presso le quali la GeoforCHILDREN svolge la sua opera
La Baby House di Mosca n.6, una delle strutture presso le quali la GeoforCHILDREN svolge la sua opera aiutando anche bimbi disabili

Siamo anche speranzosi di scoprire dei talenti.. musicisti.. sportivi.. artisti… e appoggiando la loro passione speriamo che loro possano fare di questo talento il loro modo di sostentamento una volta usciti .. in pratica “una porta per la vita” e questa porta non deve essere quella della casa dalla quale escono ma quella che si apre della società pronta ad accoraglieli e inserirli.”

Sicuramente un’ottima iniziativa quella presa dall’associazione Geochildren, che riesce a conciliare nel migliore dei modi la passione sportiva e la solidarietà verso le persone bisognose.