Accessibilità: l’architetto Fabrizio Vescovo ci ha lasciati

L'Architetto Fabrizio Vescovo, ci ha lasciati il 30 gennaio 2020 (Foto Sebastiano Rossi)
L’Architetto Fabrizio Vescovo, ci ha lasciati il 30 gennaio 2020 (Foto Sebastiano Rossi)

Ieri, dopo una breve malattia, si è spento a Roma l’Architetto Fabrizio Vescovo. Figura centrale della cultura della progettazione accessibile in Italia

Ciao Fabrizio Vescovo e grazie di cuore per tutto quello che ci hai dato.

Questo mi viene d’istinto da dire sulla scomparsa di un uomo che, senza alcun dubbio, ha rappresentato, con le sue profonda umanità e cultura professionale, un punto di riferimento imprescindibile per almeno tre generazioni di persone impegnate nelle battaglie per l’accessibilità, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la piena inclusione delle persone con disabilità nella società.

Ricordo, prima che, negli ultimi mesi, la malattia prendesse inesorabilmente il sopravvento, i pomeriggi trascorsi insieme a lui e all’Architetta Federica Caponera, la sua più stretta e fidata collaboratrice, a discutere di idee e progetti per rilanciare in Italia il dibattito sul design for all, tenendo conto delle nuove esigenze delle persone con disabilità e dell’innovazione tecnologica.

Tutto questo a partire dal rilancio del sito progettarepertutti.org, che puntavamo a far diventare collettore di quanto si fa oggi in Italia in termini di accessibilità. Un progetto che, se ieri sentivamo indispensabile, adesso ci sentiamo ancor più motivati a promuovere e a sviluppare, a partire dai suoi insegnamenti.

Impossibile non citare, inoltre, il suo contributo come docente.. Sua è infatti l’idea del Corso Post Lauream Progettare per tutti senza barriere presso l’Università La Sapienza di Roma, che si è svolto dal 2000 al 2011.

Fondamentale l’apporto come tecnico, con innumerevoli consulenze ad enti pubblici, dal livello nazionale a quello locale, per la realizzazione di norme sull’accessibilità e la loro corretta applicazione, guardando soprattutto, però, a quelle soluzioni alternative, creative e di buon senso, che possono permetterla al di là della rigidità degli articoli di legge.

Il lascito di Fabrizio è enorme anche in termini di cultura dell’accessibilità ed è fatto di volumi fondamentali e di articoli pubblicati su importanti riviste di settore, che si unisce ad uno sterminato archivio su quanto si è fatto in Italia e nel mondo su questo tema.

Per chi volesse portare il suo ultimo saluto a Fabrizio, la camera ardente sarà allestita dalle 10 alle 12 di sabato 1 febbraio presso la camera mortuaria del Policlinico Agostino Gemelli.

I funerali si terranno a Roma, alle ore 16, nella chiesa di Santa Maria Liberatrice a Testaccio, rione dove abitava da tempo e che amava profondamente.

Il Consorzio Sociale Coin, che ha lungo collaborato con l’Architetto Fabrizio Vescovo su tanti progetti per la promozione della cultura dell’accessibilità, si stringe in un abbraccio alla famiglia in questo momento di dolore per la perdita del proprio caro.

 

Fabrizio Vescovo, si è laureato in Architettura presso l’Università di Roma nel 1965; dal 1966 al 1978 docente presso le Facoltà di Architettura e di Ingegneria di Roma; dal 1968 al 1972 ha lavorato come architetto-urbanista presso la Direzione Generale Urbanistica ed il Consiglio Superiore del Ministero dei LL.PP; dal 1972 al 2002 ricopre il ruolo di Dirigente presso l’Assessorato Urbanistica e Assetto del Territorio della Regione Lazio; esperto del Ministero dei LL.PP e della Regione Lazio per i problemi di circolazione e traffico e per quelli di accessibilità urbana ed eliminazione delle barriere architettoniche. Nel 1989 ricopre il ruolo di vicepresidente dell’INAU – Istituto Nazionale per L’Accessibilità Urbana; consulente di numerosi enti pubblici e privati per le problematiche relative alla pianificazione urbanistica, all’arredo urbano, ai sistemi di trasporto per le persone con ridotte capacità motorie, all’adeguamento ed alla progettazione di spazi ed attrezzature accessibili; membro della Commissione Interministeriale (Min. LL.PP e Min. Affari Sociali) per l’applicazione della normativa vigente per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ai sensi del D.M. 236/89 art. 12 e l’aggiornamento del D.P.R. 384/78.

Dal 2000 al 2011 Direttore del Corso Post Lauream Progettare per tutti senza barriere presso l’Università La Sapienza di Roma. Nel 2007-2008 ha coordinato per il Mi.BAC il Gruppo di lavoro incaricato della redazione delle “Linee Guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale” adottate con D.M. 28 marzo 2008. Dal 2015 fa parte dell’Osservatorio per l’Accessibilità dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia; dal 2015 è Coordinatore del Gruppo di lavoro del Mibact per la revisione delle “Linee Guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale”, approvate con DM del 28/03/2008. E’ consulente di numerosi Enti Pubblici e privati , tra cui il Consiglio Nazionale Architetti (CNA) e l’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia per la progettazione accessibile e l’adeguamento di immobili esistenti, le sistemazioni di arredo urbano, i sistemi di trasporto ed il comfort ambientale. Svolge un’intensa attività di comunicazione mediante conferenze, corsi, convegni, trasmissioni radio/TV, interviste, seminari e docenze sui temi dell’accessibilità urbana, del comfort ambientale e del superamento delle barriere architettoniche. È autore di numerosi volumi e pubblicazioni (circa 600 contributi) inerenti a tale attività.