Sessanta milioni all’ex manicomio Santa Maria della Pietà

Sessanta milioni di euro per la ristrutturazione dei padiglioni con chiusura lavori entro il 2025 per il Santa Maria della Pietà, per la realizzazione di “un polo del benessere” con spazi cohousing, coworking e luoghi di formazione, il manicomio più grande d’Europa, chiuso nel 1978 con la legge Basaglia.

Ccon fondi PNRR, “finalizzato all’inclusione per la creazione di uno stato di benessere fisico, psichico e mentale“, un centro diurno di sostegno a disabili con annesso ambulatorio, progetti di alloggi per persone sottoposte a sfratto e donne vittime di violenza, un centro di educazione ambientale con laboratori per le scuole, e ancora uno spazio dedicato alla cucina e al coworking, mentre su altre aree un restauro conservativo. I padiglioni 16 e 31 resteranno gli uffici municipali e verranno mantenuti i servizi socio-sanitari dell’Asl Roma 1 già presenti e attivi.

Pompeo Martelli, direttore del Museo della Mente al S. Maria della Pietà, dice: “Tra 24 mesi l’obiettivo è quello di garantire un’offerta stabile e permanente per i cittadini. Avremo a disposizione tutto il padiglione 6 e la possibilità di sviluppare molteplici situazioni con mostre ed eventi. Immagino un Santa Maria della Pietà luogo di multiformi talenti: spazi verdi, sanitari e culturali con luoghi di ascolto e cura. Tuttavia esiste il rischio di avere una bellissima struttura tecnologica priva dei tecnici. Dobbiamo guardare tutti i processi. Queste strutture sono dei luoghi sensibili, li possiamo riorganizzare nel modo migliore, ma dobbiamo evitare di costruire luoghi che poi alla fine si svuotano per mancanza di risorse ed energie“.

“Restituire il parco alla città riqualificando tutti gli edifici rendendo l’intera struttura un polo del benessere”, è l’augurio di Giuseppe Ducci, direttore del Dipartimento di Salute Mentale. Continueranno ad essere erogate tutte le prestazioni sanitarie già presenti – assicura Ducci – promuovere stile di vita migliore, poli di formazione e agrifood, cohousing e coworking. Un luogo dove le persone possano stare bene. Avere risposte su uno stile di vita diverso e migliore. Questo è un parco bellissimo. Una parte dei fondi è frutto dell’intesa tra comune Roma, Asl Roma 1, Città Metropolitana e Regione. Totale 60 milioni di euro. Non tutti gli edifici saranno finanziati dal Piano. Il Padiglione 6 ad esempio quello del Museo della Mente prevede un finanziamento Pnrr per tetto e facciata, ma il resto di LazioInnova per l’allestimento interno del primo piano. Il Museo della Mente quindi diventerà un polo culturale molto importante, un museo orientato all’innovazione. Il secondo padiglione che verrà ricostruito è il padiglione 41 sede dell’impresa sociale, supporting working ovvero del lavoro reale”.

“Per quanto riguarda il Santa Maria della Pietà il problema ora non è il personale, ma spendere i fondi nei tempi previsti e rendicontare correttamente. La nostra preoccupazione è quindi spendere presto e bene le risorse destinate. Quasi 10 milioni per il Museo della Mente. A breve ci saranno 26 cantieri e tante attività non possono essere interrotte, una grande sfida per centrare l’obiettivo’, aggiunge Ducci.

 

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