Includere le persone con disabilità in ogni azione sul cambiamento climatico

A partire da un approccio alla disabilità basato sui diritti umani, come sancito dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, coinvolgere in una piena ed effettiva partecipazione le persone con disabilità e le loro organizzazioni rappresentative in ogni azione di contrasto al cambiamento climatico, riconoscendo l’importanza delle loro competenze dirette e promuovendo misure concrete che ne migliorino l’inclusione: si può riassumere così il senso profondo del documento Persons with Disabilities and Climate Action (“Persone con disabilità e azioni per il clima”), disponibile integralmente in inglese a questo link https://www.internationaldisabilityalliance.org/sites/default/files/cop28-finalversion-nov16th-02.pdf, che l’IDA (International Disability Alliance) e l’IDDC (International Disability and Development Consortium) ha presentato a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.

All’elaborazione del documento ha contribuito sostanzialmente l’EDF (Forum Europeo sulla Disabilità), insieme all’EBU(European Blind Union), la WBU (Unione Mondiale dei Ciechi), Inclusion International, CBM Global Disability Inclusion, Light for the World e l’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro).

A partire da un approccio alla disabilità basato sui diritti umani, come sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, coinvolgere in una piena ed effettiva partecipazione le persone con disabilità e le loro organizzazioni rappresentative in ogni azione di contrasto al cambiamento climatico, riconoscendo l’importanza delle loro competenze dirette e promuovendo misure concrete che ne migliorino l’inclusione.

 

Photo: Informareunh.it