Ciampino (RM): Arrivati i primi bambini palestinesi feriti: le cure negli ospedali italiani

Dieci piccoli più un adulto e i loro familiari sono atterrati con il primo volo umanitario, seguiti da altri 4 che andranno al Bambino Gesù.

Sono arrivati lunedì scorso, all’aeroporto militare di Ciampino, con un C130 dell’Aeronautica Militare coordinato dal Comando vertice interforze e proveniente da Al-Arish, dieci bambini, più un adulto, palestinesi feriti che saranno curati presso strutture ospedaliere italiane, accompagnati dai loro familiari. Ad accogliere questo primo gruppo di bambini il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. “Auguriamo buona fortuna a questi bambini e che possano guarire il prima possibile – ha dichiarato il Ministro -. Sono dieci bambini ed un adulto: cinque scendono qui a Roma per essere ricoverati al Bambino Gesù; gli altri voleranno a Pisa per poi andare a Genova, Bologna e Firenze per essere ricoverati in altri ospedali pediatrici“. Il ferito maggiorenne, invece, sarà accompagnato all’ospedale San Camillo di Roma.

I bambini, giunti solo quattro giorni fa in Egitto attraverso il valico di Rafah, sono stati dapprima curati e stabilizzati dai sanitari egiziani nelle strutture ospedaliere locali. Successivamente, il nostro team sanitario-militare, il personale della Difesa, quello del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’ospedale Gaslini, hanno lavorato in stretto coordinamento per rendere possibile il trasferimento dei primi bambini con i rispettivi accompagnatori.

Il volo rientra nell’ambito di una più ampia operazione che proseguirà nei prossimi giorni, con l’obiettivo di concludere il trasferimento complessivo di 100 minori palestinesi feriti, con relativi accompagnatori, presso gli ospedali Bambin Gesù di Roma, Gaslini di Genova, Meyer di Firenze e Rizzoli di Bologna.

Da diversi giorni una missione coordinata dall’Unità di Crisi della Farnesina, insieme a personale della nostra ambasciata al Cairo, della Difesa, dell’Intelligence, del Ministero della Salute e delle strutture ospedaliere coinvolte, si trova presso il valico di Rafah per la preparazione, in stretto contatto con le nostre sedi diplomatiche a Tel Aviv e Gerusalemme, delle misure di evacuazione dei feriti, che coinvolgono la Nave Vulcano della Marina Militare, ormeggiata nel porto egiziano di Al-Arish.
“Altri gruppi di bambini arriveranno i primi di febbraio con la nave ospedale Vulcano” ha aggiunto Tajani, mentre il generale Francesco Figliuolo, a capo del Comando operativo di vertice interforze, ha spiegato che si tratterà di altri 50-60 bambini. “La nave Vulcano partirà orientativamente il 31 ottobre. Dopo 4-5 giorni di navigazione arriveranno in Italia e saranno portati verso gli ospedali pediatrici di riferimento. La nostra nave era accoppiata ad una nave francese, andata via una settimana fa. L’Italia e la Francia sono stati gli unici Paesi europei che avevano assetti sanitari vicino al valico di Rafah. Abbiamo curato al momento un centinaio di pazienti. Faremo probabilmente altri ponti aerei per l’Italia“. Riguardo alla possibilità di un ospedale da campo italiano a Gaza, Figliuolo ha detto che “sono state fatte delle ricognizioni: devo dire che le condizioni di sicurezza non c’erano e non ci sono ancora. Abbiamo molte interlocuzioni a livello politico e tecnico, con gli egiziani ed israeliani. Bisogna poi trovare la soluzione più efficace perché l’obiettivo è curare e curare bene. Se ci saranno le condizioni e la possibilità di un ospedale da campo, la studieremo e la pianificheremo“.
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