Io cambio! Collaboro. Le nuove opportunità dell’economia sociale e collaborativa

Io cambio
Io cambio! Collaboro – Le nuove opportunità dell’economia sociale e collaborativa, il convegno promosso dalla CCIAA di Roma

Un dibattito sulle buone prassi di compartecipazione e collaborazione tra profit, no profit e PA realizzate a Roma

Partendo dalle linee guida manuale operativo sulla collaborazione tra profit, Non profit e Pubblica Amministrazione, realizzato  a fine 2013 quale output di un percorso avviato da qualche anno all’Osservatorio sul Non Profit, l’incontro presso la Camera di Commercio di Roma di martedì 11 novembre 2014 a partire dalle 10.00 si svilupperà attraverso la presentazione di esempi di buone prassi di compartecipazione e collaborazione realizzati sul territorio capitolino.

L’intento è quello di portare all’attenzione dei presenti, il tema della sempre maggior diffusione di forme di lavoro partecipate (coworking), quale occasione di collaborare, coprogettare, condividere, col supporto delle nuove tecnologie, esperienze e competenze, nell’ottica di favorire un nuovo modello di sviluppo.

La domanda cui si cercherà di rispondere, anche attraverso una specifica attività di ricerca da promuovere a cura dell’Osservatorio, è quali saranno i possibili impatti di questi “nuovi mestieri”, spazi e relazioni, sui servizi sociali e di prossimità e sullo sviluppo economico del territorio.

Una definizione comune per l’economia della condivisione

L’economia della condivisione non possiede ancora una definizione condivisa. Si legge spesso di Sharing Economy, Collaborative Economy, Collaborative Consumption, Peer Economy senza, tuttavia, dare un’unica definizione chiara e precisa di che cosa stia dentro e che cosa fuori. L’economia collaborativa è un mondo molto ampio di cui fanno parte le piattaforme digitali che mettono direttamente in contatto le persone ma anche il cohousing, il coworking, l’open source, le social street, fenomeni che al loro interno mostrano sfaccettature molto diverse pur promuovendo, tutte, forme di collaborazione fra pari. Pratiche molto recenti che, probabilmente, prima di essere descritte in una definizione unica, devono maturare ed essere approfondite, e per questo potrebbe valer la pena di provare a definire i singoli “fenomeni” dell’economia della collaborazione per conoscerli meglio, per poi capire cosa mettono a fattor comune.

La collaborazione digitale

L’economia della collaborazione digitale promuove l’utilizzo a pieno regime delle risorse grazie a tutte quelle piattaforme che mettono in contatto le persone per affittare, condividere, scambiare, vendere beni, competenze, tempo, denaro, spazio; promuovendo nuovi stili di vita che prediligono il risparmio o la ridistribuzione del denaro e la socializzazione.

L’impresa sociale può far non solo da volano a questo tipo di piattaforme, ma contribuire fattivamente con tutta la potenzialità di innovazione sociale che la caratterizza.

L’incontro si terrà nella sala del Consiglio di via de’ Burrò 147, a partire dalle ore 10 insieme ad esponenti istituzionali, del terzo settore e del mondo profit. All’incontro parteciperanno il direttore del Censis Giuseppe Roma, il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, l’amministratore delegato di Banca Prossima Marco Morganti, Francesca Danese, vicepresidente di Csvnet. Nel dibattito moderato da Eugenio De Crescenzo, membro dell’Osservatorio, interverrà Maurizio Marotta coordinatore dell’Osservatorio sul Non Profit.