App per la salute, una ricerca Usa le promuove

Le App per monitorare il proprio stato di salute
Le App per monitorare il proprio stato di salute

Una ricerca USA sui pazienti diabetici e l’utilizzo delle app per la salute

I pazienti diabetici che utilizzano app per la salute migliorano la propria salute. Lo dicono i dati provenienti da un sondaggio telefonico negli USA dimostrano che i pazienti diabetici che utilizzano strumenti digitali  self-report per gestire la loro salute si sentono meglio. Sono stati 2.000 gli americani adulti con diabete, interrogati sia online sia via telefono. Sulla base delle risposte su come utilizzare la tecnologia per gestire la loro salute, sono poi state suddivise tre categorie: quelli che gestiscono la loro quotidiana di salute o su base settimanale con tecnologie digitali integrate, coloro che vanno online per cercare informazioni sanitarie su base mensile e quelli che non usano Internet per gestire la propria salute. Il primo gruppo, che può rappresentare i veri utenti sanitari digitali, è però composto da appena il 18 per cento del campione, ma il 13 per cento ha riferito di sentirsi in ottima salute. I secondi, quelli che cercano costantemente in rete dati sulla propria salute sono ben il 47 per cento del campione e solo il 4 per cento di essi ha dichiarato di sentirsi in ottima forma. Infine, il restante 35 per cento non usa internet, e solo il 2 per cento di quel gruppo ha riferito di essere in ottima salute.

La percezione del proprio stato di salute

Poiché si tratta di una indagine basata sullo stato di salute auto-riferito, i dati non provano che i pazienti sempre collegati alla rete siano in realtà più sani rispetto ai pazienti non-collegati. Ma fornisce la prova che o sono sani o credono che siano più sani del reale, dato che è significativo in sé e per sé. Nel complesso, il 98 per cento del gruppo ha avuto la connessione internet. All’interno del gruppo target degli  “utenti sanitari digitali” due terzi di essi hanno dichiarato di ricercare con  mezzi digitali informazioni su tutto il proprio percorso di cura: prima e dopo le visite mediche, dopo le terapie che erano loro state prescritte, e quando hanno avuto problemi con la loro condizione o terapia. Due terzi hanno detto che vorrebbero una app che ricordi loro di prendere le medicine, il 75 per cento desidera applicazioni per connettersi con i propri medici, e il 78 per cento sono aperti alla condivisione dei dati sanitari personali. Nel complesso, l’80 per cento del gruppo sarebbe interessato a scaricare una app se questa venisse consigliata loro dal proprio medico. La ricerca è stata condotta su pazienti con patologie collegate al diabete ma tutto fa presumere che atteggiamenti del genere rispetto al controllo (spesso illusorio) del proprio stato di salute che possono offrire le App, siano atteggiamenti rilevabili anche in pazienti affetti da altre patologie.