Alzheimer, la dichiarazione di Glasgow per aumentare l’attenzione sulla patologia

Alzheimer e demenza senile
Alzheimer e demenza senile

Alzheimer. Online la dichiarazione di Glasgow

Alzhemier: la dichiarazione di Glasgow è un passo in avanti per aumentare l’attenzione sulla patologia di cui abbiamo parlato spesso nel nostro portale. E’ il testo siglato lo scorso 20 ottobre da Alzheimer Europe (organizzazione rappresentativa di 36 Associazioni Alzheimer in Europa), per chiedere ai capi di stato di tutto il mondo di riconoscere la demenza come priorità di salute pubblica e di creare sia una strategia europea per la lotta alla demenza sia singoli piani nazionali. Il testo della Dichiarazione di Glasgow, prima solo in inglese, è stato tradotto in italiano dalla Federazione Alzheimer Italia.  Le Associazioni Alzheimer europee che hanno firmato all’unanimità il testo si impegnano – come si legge nella Dichiarazione – “a promuovere i diritti, la dignità e l’autonomia delle persone affette da demenza. Questi diritti sono universali e garantiti nella Convenzione europea per i diritti dell’uomo, nella Dichiarazione universale dei diritti umani, nella Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, nei diritti civili e nella Convenzione sui diritti delle persone con disabilità”. E, nello specifico, “noi affermiamo che ciascuna persona affetta da demenza ha: il diritto a una diagnosi tempestiva; il diritto ad accedere a un supporto post-diagnostico di qualità; il diritto a cure centrate sulla persona, coordinate e di qualità per tutta la durata della malattia; il diritto a un equo accesso alle terapie e agli interventi terapeutici; il diritto a essere rispettata come individuo nella propria comunità”.

I punti principali della dichiarazione

La Dichiarazione di Glasgow pone alla Commissione Europea 4 richieste specifiche per porre al centro la questione della demenza:
1. Sviluppare una strategia europea per la demenza;
2. Designare un funzionario di alto livello per coordinare le attività e la ricerca nel campo della demenza;
3. Costituire un gruppo di esperti europei sulla demenza al quale partecipino anche funzionari della Commissione, rappresentanti degli Stati Membri e della società civile al fine di condividere buone pratiche;
4. Supportare finanziariamente le attività di Alzheimer Europe, il suo European Dementia Observatory e il European Dementia Ethics Network attraverso il programma di salute pubblica.

Mentre ai Governi nazionali chiede 3 impegni:
1. Sviluppare strategie globali sulla demenza con stanziamento di fondi e una chiaro sistema di monitoraggio e valutazione;
2. Coinvolgere persone affette da demenza e i loro familiari nello sviluppo e nel prosieguo di queste strategie nazionali;
3. Supportare le associazioni nazionali che si occupano di demenza e Alzheimer.

Alcuni dati

Le persone che soffrono di demenza in Europa sono 7,3 milioni contro i 6,5 milioni stimati in precedenza e la malattia ha una prevalenza soprattutto negli over 85. La Federazione Alzheimer Italia, rappresentante per l’Italia dell’Alzheimer’s Disease International, è la maggiore organizzazione nazionale non profit dedicata alla promozione della ricerca medica e scientifica sulle cause, la cura e l’assistenza per la malattia di Alzheimer, al supporto e sostegno dei malati e dei loro familiari, alla tutela dei loro diritti in sede sia amministrativa sia legislativa. Riunisce e coordina 44 associazioni che si occupano della malattia e opera a livello nazionale e locale per creare una rete di aiuto intorno ai malati ed ai loro familiari.